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Un diluvio di multe estive sulla rete autostradale del Friuli Venezia Giulia, segno che gli utenti sono sempre più spesso “distratti” in tema di sicurezza, per sé e per gli altri.
NIENTE CINTURE
La parte del leone spetta ancora alla velocità eccessiva, tuttavia i dati riferiti a meno di due mesi (giugno e le prime due decadi di luglio) manifestano un balzo del mancato uso delle cinture: su un totale di 3.670 infrazioni rilevate dalle pattuglie della Polizia stradale, ben 507 riguardano proprio il mancato uso delle cinture, mentre si riconducono alla velocità pericolosa 550 infrazioni e altre 25 alla velocità eccessiva, rilevata il più delle volte con il sistema Tutor. Completano il quadro i sempre numerosi casi di uso scorretto del telefonino al volante (241 casi) per mancato uso dell’auricolare o del viva voce, 22 infrazioni per mancata revisione del veicolo, 40 casi di guida in stato di ebbrezza e 2 casi di guida sotto effetto di stupefacenti. La Polstrada ha impegnato una media di 8 pattuglie sull’intera rete autostradale regionale, che conta 400 chilometri: gli agenti hanno rilevato 240 incidenti, dei quali uno con esito mortale e 82 con feriti. Sono 34, fra gli incidenti, quelli che hanno visto coinvolti mezzi pesanti.
ALCOL E CUCCIOLI
La Stradale, che ieri ha presentato il proprio bilancio congiuntamente ad Autovie venete, si è concentrata in particolare sui cosiddetti controlli di legalità e su quelli tesi ad impedire le stragi del sabato sera.
TOPI D’AUTO
Un altro fenomeno sempre “in voga” è il furto di beni da auto in sosta nelle stazioni di servizio. Al fine di mettere in campo un efficace contrasto, la Polstrada ha impiegato in tali aree personale in borghese a frequenza quotidiana. Su tale fronte, un prezioso aiuto è venuto dalla fitta rete di telesorveglianza messa a disposizione da Autovie venete. Il periodo di super-lavoro per gli agenti – come sempre nei mesi estivi e vacanzieri – ha visto l’attuazione di protocolli di controllo su base “tematica”, in coerenza con le strategie definite a livello di “Roadpol”, ossia l’Organizzazione delle Polizie stradali europee. In tale contesto, dal 13 al 19 giugno e dal 18 al 24 luglio 2022 le verifiche hanno riguardato in via prioritaria i mezzi commerciali e le corriere: nella prima categoria i controlli sono risultati 299, nella seconda invece sono stati 35. Tutto questo è costato agli agenti della Polstrada in Friuli Venezia Giulia uno sforzo importante, spiegato dai numeri: 250mila chilometri percorsi da un complessivo di 1.793 pattuglie, corrispondenti alla bellezza di 3.600 turni individuali degli operatori della sicurezza. La missione dichiarata è convincere chi si mette al volante ad eleggere la sicurezza al primo posto delle priorità. Una missione che i dati dimostrano difficile, ma non impossibile.
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Il Gazzettino