Zaia: «Autonomia, accuse lazzarone Non è colpa nostra se il Sud va male»

Zaia: «Autonomia, accuse lazzarone Non è colpa nostra se il Sud va male»
VENEZIA - Autonomia del Veneto,  Luca Zaia definisce «scandalose, vergognose e lazzarone» le accuse di voler spaccare l'Italia e togliere fondi...

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VENEZIA - Autonomia del Veneto,  Luca Zaia definisce «scandalose, vergognose e lazzarone» le accuse di voler spaccare l'Italia e togliere fondi al Sud e a Roma. «È scandaloso che si dica che l' autonomia possa mettere a repentaglio la sanità di aree del Sud. Se al Sud le cose vanno male non è per colpa dell' autonomia, che peraltro oggi non c'è, ma di chi non ha saputo compiere scelte giuste». Le accuse all'autonomia di voler spaccare l'Italia e affamare Roma e il Sud, secondo Zaia, sono accuse «lazzarone», secondo le quali l' autonomia aumenterebbe il divario delle cure tra una parte e l'altra d'Italia: «È una falsità vergognosa purtroppo sostenuta anche da alcune realtà del mondo sanitario - ha detto Zaia - mentre la verità è che non toglieremo un solo euro a nessuno. Il Riparto Nazionale dei finanziamenti tale resterà - ha precisato - e con l' autonomia ognuno sarà chiamato a usare meglio quello che ha, potendo utilizzare come meglio ritiene i risparmi che deriveranno dalla buona gestione. Il Veneto lo sta già facendo e si sforzerà di migliorare, così come potranno farlo tutte le Regioni che accetteranno la sfida di responsabilizzazione che l' autonomia propone, sulla quale già 17 Regioni hanno avviato, chi più avanti come noi, chi più indietro, un cammino che è irreversibile». «Se in alcune Regioni - ha aggiunto - le cose vanno male e la gente non riceve le cure di cui ha diritto - non è colpa nostra, ma di chi ha gestito impropriamente la sua parte di finanziamenti, di chi ha sprecato, di chi ha creato più primari che reparti. Non si provi ad accusare di egoismo il Veneto, la Lombardia e chiunque altro sostenga le riforme autonomiste - ha concluso - perchè è una distorsione vergognosa della realtà, che non intendiamo minimamente tollerare». 
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Il Gazzettino