Neanche il tempo di dare un colpo di acceleratore, che è già ora di premere sul freno. Sull'autonomia va così nel Governo a due gambe: da una parte la...
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LO STOPMa di fronte all'esultanza leghista è prontamente scattata la controffensiva pentastellata. Eloquente il post su Facebook del vicepremier Luigi Di Maio: «Sento tanto parlare di autonomia, e va bene, l'hanno chiesta i cittadini di Veneto, Lombardia, la Regione Emilia-Romagna ed è nel contratto di governo. Quello che tutti dobbiamo ricordare, però, è che all'Italia tutto serve tranne un ulteriore divario tra Nord e Sud. Il punto qui è politico e lo evidenzio senza mezzi termini: a questo Paese serve un grande piano per il Sud. E l'unico modo coerente e corretto per affrontare l'autonomia è elaborare soluzioni per il Sud». Dal fronte del Mezzogiorno, in sede di Bilancio, ha confermato il ministro Barbara Lezzi: «L'autonomia noi la stiamo rivedendo insieme ai colleghi della Lega in modo che non ci siano differenze tra Nord e Sud. C'è il pieno accordo dei colleghi della Lega per fare un ottimo lavoro, soltanto quando ci sarà quel lavoro in Consiglio dei ministri verrà dato un via libera». Inevitabile la stilettata della deputata dem Maria Elena Boschi: «La ministra Lezzi in commissione dichiara che non ha dato nessun via libera sull'autonomia. Ma Salvini lo sa? Questo Governo continua a prendere in giro gli italiani dicendo tutto e il contrario di tutto». Pure il senatore centrista Antonio De Poli sente puzza di stop: «Fino a quando non c'è un testo, non ci fidiamo».
Angela Pederiva Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino