L’Alpe del Nevegal si correrà. L’ufficialità è arrivata due giorni fa alla presentazione del calendario del campionato italiano velocità...
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SUL COLLE
Il comitato organizzatore della corsa bellunese hanno diffuso ieri un comunicato per ufficializzare il ritorno nel calendario tricolore della velocità in montagna: «La classica competizione automobilistica, organizzata da Tre Cime Promotor Asd, è stata inserita fra i 9 appuntamenti che, quest’anno, concorreranno ad assegnare il titolo tricolore della specialità. Per l’Alpe del Nevegal e il sodalizio presieduto da Achille “Brik” Selvestrel la promozione era nell’aria da tempo, vista la situazione creatasi con lo stop forzato conseguente all’emergenza sanitaria Covid-19». Ad aprire le danze sarà la Trento-Bondone con l’edizione numero 70 il prossimo 26 luglio a cui replicherà 10 giorni dopo la cronoscalata del Nevegal il secondo weekend di agosto e a seguire tutte le altre. Emerge subito l’assenza in calendario della Pedavena-Croce d’Aune di cui doveva essere organizzata l’edizione numero 38. Nell’economia del Campionato la storicità della prova di Pedavena avrebbe avuto un peso non indifferente e la decisione del comitato organizzatore, presieduto da Lionello Gorza, di cancellare l’evento dal calendario la dice lunga sull’incertezza organizzativa per corse di questo genere. Di fronte al quadro nazionale e internazionale uno stop agli Amici della Pedavena-Croce d’Aune è sembrata la scelta migliore.
PARLA LIONELLO GORZA
«Voglio evitare rischi per la collettività»: con queste parole Lionello Gorza spiega il motivo dello stop al suo gioiello motoristico. «I protocolli sono chiari, ma sarà molto difficile rispettarli. Tra uno spettatore e l’altro deve esserci la distanza di un metro ma come faccio a verificare che sia così lungo la salita a Croce d’Aune? E come dovrei fare con tutte le persone (concorrenti e appassionati, migliaia di persone) che arriveranno a Pedavena?». Tutto troppo complicato. E Gorza ha detto “no, grazie”. Sono le stesse motivazioni che potrebbero spingere altri organizzatori a fermarsi, anche se le loro corse sono già in calendario Civm. Non l’Alpe del Nevegal, però.
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Il Gazzettino