Anticipi da 20mila euro per noleggiare auto, ma contatti e sito spariscono: 104 clienti beffati

Anticipi da 20mila euro per noleggiare auto, ma società e sito spariscono: 104 clienti beffati - Foto di Luis Wilker WilkerNet da Pixabay
Sono rimasti con il proverbiale cerino in mano in attesa di un'auto che non è arrivata e che non arriverà mai. Sono 104 i clienti che hanno denunciato per truffa...

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Sono rimasti con il proverbiale cerino in mano in attesa di un'auto che non è arrivata e che non arriverà mai. Sono 104 i clienti che hanno denunciato per truffa Marco Gai, 39enne di Vigliano D'Asti, in quanto amministratore delegato della Dexcar Autovermietung GmbH.

Auto a noleggio, la truffa della Dexcar

I clienti avevano sottoscritto con la società tedesca un contratto per un noleggio a lungo termine, versando acconti che andavano da 500 a 20mila euro. In totale, la somma contestata è di 200mila euro. Raccolti i soldi, però, la Dexcar ha chiuso contatti e sito lasciando a bocca asciutta gli investitori. Le vittime si sono rivolte all'avvocata mestrina Enrica De Lazzari che ha presentato la causa al tribunale di Venezia. Il pubblico ministero Antonia Sartori, però, aveva presentato istanza di archiviazione. La legale si è opposta e il giudice, ieri, le ha dato ragione: il sostituto procuratore, ora, dovrà presentare una nuova imputazione per Gai. E i clienti raggirati, ora, incrociano le dita: questa è l'unica speranza di recuperare i soldi spesi.


Come funzionava la truffa delle auto


Stando alla denuncia delle vittime il sistema ideato dalla Dexcar funzionava così: la persona che intendeva aderire al programma Dexcar rewards individuava la fascia di ingresso all'interno della quale sceglieva il modello dell'autovettura che intendeva ottenere a noleggio (dalle utilitarie alle macchine di lusso). Fatto il versamento il cliente doveva registrarsi all'ufficio virtuale per poi sottoscrivere il contratto. Doveva essere inviata la copia dell'avvenuto versamento tramite l'area dedicata e terminata la procedura di inserimento dell'ordine il contratto prevedeva un'attesa di 18-24 mesi per la consegna dell'auto dato che l'ordine inserito doveva passare per due volte in una tabella di assegnazione. In pratica: maggiore era la somma che i clienti versavano al momento dell'inserimento dell'ordine minore avrebbe dovuto essere il tempo di attesa.



Falsi premi e benefit

Nell'attesa che le tabelle preliminari accogliessero il numero sufficiente di ordini, la Dexcar prevedeva dei premi: un benefit (che poteva essere un buono carburante o un'altra tipologia di bene a seconda del programma marketing in vigore al momento dell'inserimento dell'ordine) o un voucher per attivare l'ordine di noleggio. Insomma, un modo per fidelizzare i clienti in attesa del piatto forte, la consegna dell'auto. Però anche i premi erano una finta: in realtà, nonostante le condizioni fossero state maturate da tanti clienti, la Dexcar non li ha mai consegnati. Passati i due anni, non vedendo arrivare le auto, le persone hanno iniziato a chiedere che quella somma potesse tornare indietro. Poi, due anni fa, a febbraio 2021, il blackout. Il sito della Dexcar è stato completamente oscurato. E così, i clienti non erano più stati in gradi di accedere alla propria area personale del portale. Ergo, nessuna possibilità di recuperare la prova dei versamenti eseguiti per l'ordine.



A marzo, quei 104 clienti si erano rivolti all'avvocato De Lazzari che aveva immediatamente mandato una diffida alla Dexcar per richiedere la restituzione delle somme versate. Nessuna risposta e nessun rimborso: a quel punto era partita la causa. A distanza di due anni, il giudice ha deciso che la questione dovrà proseguire nelle aule di tribunale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino