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PADOVA - È tornato a casa ieri, dopo il periodo di osservazione in ospedale, l'autista dell'autobus aggredito martedì sera da un cittadino asiatico. Il dipendente di BusItalia era stato trasportato al pronto soccorso dopo che il passeggero lo aveva preso a pugni in testa e strattonato. Sottoposto a tutti gli esami del caso e alla Tac al trentasettenne i medici hanno diagnosticato un trauma cranico, frattura al capo, e alcune lievi contusioni al collo conseguenza del pestaggio. La prognosi è di 25 giorni. È demoralizzato per quanto gli è accaduto ma cerca di consolarsi pensando che poteva andare peggio. Tutto si è svolto molto rapidamente, l'autista, che stava aiutando un disabile in carrozzina a scendere dal bus, si è accorto all'ultimo minuto del passeggero gli si stava avventando contro in posizione come volesse sferrargli una testata, poi all'improvviso sono partiti i pugni. Forse spazientito dal tempo perso per aiutare il disabile. Il suo primo istinto è stato quello di reagire per difendersi ma, in una frazione di secondo ha deciso di restare immobile, troppa la paura che se avesse risposto al pugno anche solo per cercare di allontanare l'aggressore, sarebbe passato dalla parte del torto. È subentrato il timore di essere accusato di aggressione di un passeggero con prevedibili conseguenze per il suo posto di lavoro. Sul bus c'erano anche dei passeggeri che sono rimasti ai loro posti nonostante quello che stava accadendo.
A prestargli soccorso il collega di un autobus sopraggiunto e che vedendo il mezzo fermo ha subito intuito che qualcosa era accaduto.
Il Gazzettino