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VENEZIA - Turni, difficoltà a reperire personale, stipendi bassi e costi decisamente troppo alti per accedere alla professione di autista. Se si considera che solo per avere una patente adeguata, oltre alle certificazioni, ci vogliono sette, otto mesi e circa quattromila euro, ecco che il gioco diventa sempre più difficile e non vale più la candela. Gli autisti non stanno vivendo la stagione più florida della vita, ma questo rischia di avere serie ripercussioni anche sulla vita quotidiana delle persone. Perché se non si trova chi conduce i mezzi pubblici, la faccenda si fa sempre più seria. L'altra curiosità è che l'eliminazione della leva obbligatoria ha, di fatto, azzerato gli autisti giovani, perché non c'è più chi "converte" la patente. Mauro Stellin, segretario Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori) Veneto, è categorico: «Sono anni che cerchiamo di venirne fuori, ma a livello istituzionale ci sono blocchi evidenti. Conseguire una patente "D" a 18-20 anni anziché 24 sarebbe importante, come anche accorciare l'iter, perché se ci vogliono sette, fino a nove mesi per patente e abilitazione, difficilmente uno si impegna».
COSTI
C'è poi la questione costi: «Servono 4mila euro.
ETÀ
C'è poi il problema anagrafico: «Dai 68 anni non si può più guidare. Ma in tante altre nazioni invece lo si può fare. È chiaro che l'età media si sia allungata, evoluta, non dico che a settant'anni si debbano fare migliaia di chilometri, ma magari lo scuola bus, che ne fa una ventina al giorno, perché no? Ammesso che ci siano i presupposti medici, non vedo il problema». Le ultime considerazioni riguardano i bus della Yutong, che arrivano dalla Cina. Torino ha bloccato la commessa, anche Padova ha scelto la strategia attendista. I rappresentanti degli autisti ci vanno però cauti: «Difficile dire se siano migliori o peggiori, perché sono i primi ad essersi mossi sull'elettrico. Oggi Iveco e Mercedes lo stanno facendo, ma ancora non c'è un termine di paragone», conclude Gottardo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino