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TREVISO - Consapevolezza, coraggio e determinazione. Sono gli aspetti che contraddistinguono la vita di Damiano e della sua famiglia. Lui è un 20enne trevigiano con autismo. Una delle oltre 1.300 persone residenti nella Marca con questo disturbo. Pur tra le difficoltà, non si è mai tirato indietro. Lo si è capito fin da subito. E un episodio risalente a quando aveva 14 anni l'ha chiarito in modo definitivo. Damiano aveva guidato una compagna ipovedente in una gara di percorso a ostacoli. Arrivarono ultimi. «Ma ci sono dei premi che si mettono sul petto e altri nel cuore spiegò Damiano questo lo metto nel cuore». Da quel momento non si è più fermato. Innanzitutto a scuola.
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I NUMERI
Nella Marca sono 981 i bambini e ragazzi con meno di 18 anni con autismo. A questi si aggiungono 107 persone tra i 18 e i 25 anni, sempre seguiti dai servizi dell'età evolutiva, e 222 adulti seguiti dai servizi disabilità, inserimento lavorativo e salute mentale. Per un totale di 1.310. «I numeri si sono quadruplicati rispetto a una decina di anni fa» sottolineano dall'Usl. E' stata questa la base che ha portato l'azienda sanitaria a istituire il Centro di riferimento autismo per collegare i servizi e uniformare percorsi e azioni. Ognuno dei quattro distretti sanitari del trevigiano conta un'equipe dedicata ai bambini con autismo. Il centro Samarotto è il riferimento di secondo livello. E ora si stanno strutturando equipe dedicate anche per gli adulti. Ieri, intanto, tutti gli ospedali della provincia sono stati illuminati di blu, il colore ufficiale della Giornata della consapevolezza sull'autismo. «Quest'anno assume un rilievo particolare concludono dall'Usl l'emergenza Covid e una guerra che mai ci saremmo aspettati hanno mostrato, con tutta evidenza, l'importanza di vivere in una società veramente inclusiva, in cui vengono rispettati i diritti di tutti».
Il Gazzettino