Dall'Australia vengono a vivere a Treviso: «Città bellissima, si sta meglio che a Venezia»

LA SCELTA Leo Harney e Gabrielle North, la coppia australiana che ha deciso di trasferirsi a Treviso
TREVISO - Da Melbourne a Treviso, innamorati della Marca gioiosa et amorosa. È la storia di Leo Harney e Gabrielle North, coppia di pensionati australiani che dopo una...

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TREVISO - Da Melbourne a Treviso, innamorati della Marca gioiosa et amorosa. È la storia di Leo Harney e Gabrielle North, coppia di pensionati australiani che dopo una vita di lavoro, lui direttore di produzione di un’azienda di roulotte, lei gestore di un centro commerciale, ha deciso di trasferirsi a vivere in Italia, scegliendo, preferendola addirittura a Venezia, la «piccola e incredibilmente graziosa Treviso». «Siamo arrivati a Treviso lo scorso ottobre - raccontano - ma la prima visita è stata all’inizio dello scorso anno. Volevamo trasferirci in un posto del nord Italia e inizialmente eravamo entusiasti di Venezia. Abbiamo poi visitato il Lago d’Iseo, il Lago d’Orta, Milano e infine Treviso». E sui perché di questa scelta i coniugi Harney hanno le idee ben chiare. «A livello globale, Melbourne è al decimo posto nella lista delle città più vivibili del mondo, ma riteniamo che Treviso sia altrettanto deliziosa». E tra le cose che hanno preferito della città ci sono i mercati, in pescheria e in piazzale Burchiellati «dei quali abbiamo apprezzato la vendita dei prodotti freschi, specialmente la pasta. Poi amiamo anche quello dell’antiquariato in Borgo Cavour, dove viviamo».

LA CUCINA

E tra una bancarella e l’altra hanno pure potuto imparare dagli stessi commercianti alcune ricette tipiche che si sono poi divertiti a provare a casa. «Treviso ci è piaciuta anche la presenza di ottimi bar e ristoranti che sono vari e di ottima qualità». Tra gli altri, il panino con la porchetta dei Naneti non poteva non conquistare anche il palato più esigente «mentre per cene formali ci piace andare ai Carraresi o al Med». Poi anche il caffè di cui i due si considerano intenditori. «Abbiamo assaggiato caffè ovunque a Treviso e i nostri preferiti sono quelli del Perlage, del Dazio e del Bar Battisti». Ed è qui che i due portano gli amici in visita dall’Australia quando vogliono stupirli con una bella tazzina di espresso bollente.

ARTE E ARCHITETTURA

Oltre al vino Leo e Gabrielle sono appassionati anche di arte e di storia, di cui Treviso, “urbs picta”, è certamente ricca. «Siamo stati molto felici di aver fatto il tour con Veneto Segreto di Palazzo Dei Trecento e abbiamo ammirato molto la resilienza dei trevigiani che hanno saputo ricostruire tutti gli edifici distrutti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Poi, quando i nostri figli sono venuti a trovarci per Natale li abbiamo portati alla mostra di Paris Bordon». E oltre alla storia e alla pittura i due hanno apprezzato la bellezza dell’architettura trevigiana, che nella sua varietà permette di fare un piccolo viaggio nella storia. «Adoriamo San Nicolò e Santa Lucia, ma abbiamo avuto un’esperienza meravigliosa a Santa Maria Maggiore dove il parroco ci ha portato personalmente in tour e ci ha donato un suo libro di poesia». Ma sono i trevigiani stessi e la loro “dolce vita” ad aver affascinato Gabrielle e Leo. «Abbiamo vissuto l’allegria dei trevigiani a Capodanno e anche con la Treviso Christmas Run prima di Natale, dove ci siamo vestiti da Babbi Natale e abbiamo camminato 5 km con la barba!». Sono ancora tante le abitudini e le usanze degli italiani e dei trevigiani che i coniugi hanno apprezzato, «come il caffè corretto con Sambuca» scherza Leo. Ma anche i cicchetti che sono stata una gradita novità per i due melburniani, hanno conquistato il loro cuore, «e anche il fatto che tutto si può raggiungere comodamente a piedi o con il trasporto pubblico. Noi infatti non abbiamo la macchina. Ci piace fare lunghe passeggiate e la Restera è meravigliosa».

«Anche i nostri nipoti ci hanno detto che il Natale 2022 che hanno passato a Treviso è stato il più bello che abbiano mai trascorso

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Il Gazzettino