BELLUNO - Il primo vagito in provincia di Belluno è stato emesso dalla piccola Aurora De March al San Martino di Belluno. Grandissima la gioia dei genitori, Riccardo e...
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GLI ULTIMI DEL 2019
Insomma, questo avvio d’anno ha visto un fiocco azzurro ed un fiocco rosa, l’auspicio è che possa essere un anno ricco di gioia e prosperità. Ma sbirciando tra le corsie dei reparti di ostetricia e ginecologia dei due nosocomi si incontrano anche gli ultimi nati del 2019. Per quanto riguarda l’ospedale di Belluno, l’ultimo arrivato è stato Alexander Cason, figlio di Jacopo e Diana Stavchanska, nato alle 14.26 di martedì. Al Santa Maria del Prato di Feltre invece l’ultimo nato è stato Renzo Pradel, figlio di Nicola e Giulia Faoro di Lamon, nato alle 19.27.
LE NASCITE
Ma continua anche nel Bellunese il calo delle nascite. L’unica consolazione è che il dato nel 2019 è del 2/3% in meno (sia per la ginecologia di Feltre che per quella di Belluno), molto al di sotto di quella che è la media nazionale. «Un dato che per la nostra provincia, già di suo appesantita da problemi di spopolamento e invecchiamento, è decisamente confortante rispetto al dato registrato a livello nazionale che si aggira intorno al 25%», commenta Fabio Tandurella, direttore della Ginecologia di Belluno.
I DATI
Per i bimbi nati nel 2019 in cima alla classifica troviamo l’ospedale di Feltre: ben 770 bambini in un anno. L’ospedale di Belluno invece si è fermato a 589. Feltre che ha riscontrato anche un record di parti gemellari: ben 15 nel corso dell’anno appena concluso (un boom si riscontrò nelle prime settimane di gennaio); due invece al San Martino di Belluno. «Siamo riusciti - spiega Laura Favretti, direttore di Ostetricia e ginecologia di Feltre - a mantenere una buona qualità dell’assistenza, rispettando gli standard previsti dalla Regione, con una percentuale di tagli cesarei inferiore al 15% e una percentuale di allattamento al seno esclusivo alla dimissione vicino al 90%».
L’INNOVAZIONE
Negli ospedali provinciali è stato attuato un nuovo modo di gestire la gravidanza che sta dando risposte positive. «Innovativo - spiega il direttore della Ginecologia di Belluno, Tandurella -, e degno di nota il Percorso Gravidanze a Basso Rischio Ostetrico, attraverso il quale vengono intercettate le gravidanze e classificate in base al rischio, assegnando all’ostetrica la gestione autonoma di quelle a basso rischio e delegando al medico specialista la gestione dei casi a rischio. L’ostetricia di Belluno rientra tra le Aziende Capofila del Veneto che hanno aderito a tale progetto». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino