AURONZO - I bimbi in lacrime non hanno smesso di piangere se non dopo diverse ore. Un incubo quello vissuto da un gruppo di polacchi che ieri, nel primo pomeriggio, hanno...
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L'ALLARME
Erano circa le 16.15 di ieri quando al 118 è arrivata la chiamata del gestore del Grand Hotel Misurina per un gruppo di turisti polacchi in difficoltà. «I 9 escursionisti - spiega il Cnsas in una nota - , 5 adulti e 4 bambini, il più piccolo di un anno, si erano attardati e avevano smarrito il sentiero numero 120 che dal Col de Varda porta al Rifugio Città di Carpi». Il gruppo che si era messo in cammino aveva sbagliato la scelta del sentiero a un bivio andando verso il Città di Carpi, un percorso che richiede diverse ore, a differenza del Col de Varda. Ma anche all'originaria meta non ci sarebbero potuti arrivare senza essere sorpresi dal buio: uno di loro trasportava il piccolo nello zaino sulle spalle e gli altri bimbi erano tutti in tenera età.
I SOCCORSI
«Una volta geolocalizzati con l'applicazione in dotazione al Soccorso alpino - spiega il Cnsas - , sono state verificate e confermate le coordinate Gps che il gruppo stesso aveva mandato. Subito individuati dall'elicottero di Pieve di Cadore, con un verricello di 20 metri è stato sbarcato il tecnico di elisoccorso. Il gruppo era riuscito a tornare sul sentiero, ma i bimbi erano infreddoliti e stanchi». A quel punto, con il buio che stava incombendo, bisognava gire subito. È stato necessario soccorrere tutti con l'elicottero. «Con tre rotazioni - spiega il Cnsas -, tutti e nove sono stati imbarcati in hovering e trasportati a Misurina. Pronta a intervenire anche una squadra del Soccorso alpino di Auronzo». I bimbi, nella manovra di emergenza con cui sono stati raccolti, non hanno mai smesso di piangere, nemmeno quando sono stati portati in salvo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino