TRIESTE - Due ore e mezza di attesa per un’autoambulanza che non arriva, poi la corsa in taxi verso l’ospedale, quattro ore di sosta in triage prima di essere...
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Questo è successo a Trieste lo scorso agosto ad una ragazza disabile, senza una gamba per esiti di trauma, con un’osteomielite cronica al piede rimasto. A denunciare l'accaduto il consigliere regionale Walter Zalukar (Misto) che in una nota allega la telefonata della madre della giovane:
Alle ore 16.29 la prima telefonata al 112: "Buondì ho una figlia disabile 100% fisico e mentale con 39.4 di febbre che non scende da stanotte ha preso 6 tachipirine. Mi hanno chiesto l’ indirizzo se è sola, se vomita o se ha perso conoscenza. Abita sola non ha perso conoscenza ma in giugno era già ricoverata x setticemia".
La risposta è stata: "Ok ora mando l’ ambulanza". Prosegue la donna: "Dopo un’ora e venti, alle 17.50, la seconda telefonata al 112: Scusi ho telefonato un’ora fa non arriva nessuno per una ragazza disabile di 38 anni?? Una donna risponde aggredendomi: signora si devono bardare e poi io non centro". E ancora: "Alle 18.57, trascorsa un’ulteriore ora di vana attesa, la terza telefonata al 112. Quindi il ricorso al taxi che è arrivato in pochi minuti e ha portato la paziente al Pronto Soccorso di Cattinara. Sono le 19.18 - si legge nel comunicato stampa - quando la paziente arriva in Pronto Soccorso, dove inizia il secondo calvario. Ma questa è un’altra storia". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino