Attende 2 ore e mezza l'ambulanza, l'odissea di una giovane disabile

Giovedì 3 Settembre 2020 di E.B.
Attende 2 ore e mezza l'ambulanza, l'odissea di una giovane disabile
TRIESTE - Due ore e mezza di attesa per un’autoambulanza che non arriva, poi la corsa in taxi verso l’ospedale, quattro ore di sosta in triage prima di essere vista da un medico, quindi il ricovero per “quadro settico”.
Questo è successo a Trieste lo scorso agosto ad una ragazza disabile, senza una gamba per esiti di trauma, con un’osteomielite cronica al piede rimasto. A denunciare l'accaduto il consigliere regionale Walter Zalukar (Misto) che in una nota allega la telefonata della madre della giovane: 
Alle ore 16.29 la prima telefonata al 112: "Buondì ho una figlia disabile 100% fisico e mentale con 39.4 di febbre che non scende da stanotte ha preso 6 tachipirine. Mi hanno chiesto l’ indirizzo se è sola, se vomita o se ha perso conoscenza. Abita sola non ha perso conoscenza ma in giugno era già ricoverata x setticemia".

La risposta è stata: "Ok ora mando l’ ambulanza". Prosegue la donna: "Dopo un’ora e venti, alle 17.50, la seconda telefonata al 112: Scusi ho telefonato un’ora fa non arriva nessuno per una ragazza disabile di 38 anni?? Una donna risponde aggredendomi: signora si devono bardare e poi io non centro". E ancora: "Alle 18.57, trascorsa un’ulteriore ora di vana attesa, la terza telefonata al 112. Quindi il ricorso al taxi che è arrivato in pochi minuti e ha portato la paziente al Pronto Soccorso di Cattinara. Sono le 19.18 - si legge nel comunicato stampa - quando la paziente arriva in Pronto Soccorso, dove inizia il secondo calvario. Ma questa è un’altra storia". 
Ultimo aggiornamento: 15:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci