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ODERZO - Tutto è possibile. Anche sognare di diventare astronauta ascoltando Samantha Cristoforetti sul palco del teatro Cristallo. Come è accaduto a Christopher Vanacore, già studente del liceo Brandolini che, con tanti altri ragazzi opitergini, una mattina di marzo del 2018, ascoltò AstroSamantha. Da sempre appassionato di argomenti spaziali, in lui che da piccino aveva ricevuto in dono un telescopio, quella mattina scocca la scintilla determinante: vado in America a studiare per diventare astronauta. Il 22enne racconterà la sua esperienza agli studenti opitergini mercoledì 25 al teatro Cristallo, con inizio alle 10. Con lui ci saranno Sammy Basso, il giovane affetto dalla rarissima malattia della progeria (che conduce all'invecchiamento precoce), Claudio Bortolin ingegnere al Cern di Ginerva, Antonella Del Rosso, responsabile del gruppo di Comunicazione interna del Cern e Arianna Ortelli, fondatrice della start up che ha inventato i video game per i non vedenti.
Christopher Vanacore ha la doppia cittadinanza: papà è americano, la mamma ungherese. E' andato a scuola a Oderzo perchè il papà è militare di stanza alla Base Usaf di Aviano.
L'IDEA
«Christopher Vanacore era uno studente spettatore in platea, quando Samantha Cristoforetti è venuta al Cristallo a raccontare la sua esperienza ai ragazzi dice la sindaca Maria Scardellato che ha voluto l'incontro -. Ora Christopher sta seguendo la stessa carriera di Samantha. Da ciò è nata l'idea di far incontrare Christopher con altri studenti opitergini per dire loro : I'm possible. Insieme a Christopher ci saranno Sammy Basso e Arianna Ortelli, altri due ragazzi davvero in gamba che hanno preso in mano le loro vite e, sono sicura, sapranno stimolare i nostri ragazzi a non avere paura del futuro. E' un incontro per dire che da spettatori si può diventare protagonisti, non tanto della serata, ma soprattutto della propria vita».
L'ORGANIZZATORE
Ad organizzare il tutto è stato Claudio Bortolin, ingegnere al Cern di Ginevra. Quello studente all'Itis di Motta di Livenza che, quando la sua mamma andava ai colloqui con i genitori si sentiva dire: «Ha le capacità, potrebbe fare di più». Anche per lui la scintilla è scoccata facendolo arrivare al Cern. «Sammy ha coniato l'unione delle parole Impossible con I'm possible (cioè da impossibile a io sono possibile che diventa I'mpossible in occasione dei due eventi che abbiamo fatto insieme nel 2019. Ho saputo che Christopher tornava a Oderzo qualche giorno a fine maggio ed ho costruito tutto intorno a quest'opportunità». Una mattina per ascoltare, capire e pensare al proprio futuro. Proprio quello che ci vuole per ritornare a guardare avanti, dopo le secche del Covid che hanno frenato così tanto i ragazzi.
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Il Gazzettino