Vaccini, 172mila dosi pronte ma molti over 70 non si presentano per paura di Astrazeneca

Il centro vaccinale in fiera a Padova deserta
VENEZIA - Paura di AstraZeneca o poca informazione? Nel giorno in cui in Veneto sono arrivate 13mila dosi del vaccino anglosvedese e si potevano somministrare sieri a manetta,...

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VENEZIA - Paura di AstraZeneca o poca informazione? Nel giorno in cui in Veneto sono arrivate 13mila dosi del vaccino anglosvedese e si potevano somministrare sieri a manetta, ecco che in alcune Ulss si sono verificati inaspettati vuoti. A Padova, ad esempio, i settantenni non si sono prenotati e l'Ulss 6 Euganea ha dovuto rilanciare l'appello: «Venite a vaccinarvi». Nel frattempo, nel resto della regione, i disabili continuano ad attendere indicazioni per potersi prenotare: Azienda Zero non ha ancora finito di sistemare il portale per consentire di forzare il sistema indipendentemente dal fatto che i codici fiscali degli aventi diritto vengano rifiutati.


LE FORNITURE
Con l'arrivo di Pfizer mercoledì e di AstraZeneca ieri, oltre alle giacenze di Moderna, nei magazzini del Veneto in mattinata c'erano 172.123 dosi di vaccini anti-Covid. «Questa settimana non ci saranno altre consegne, di Moderna non abbiamo notizie, mentre Johnson & Johnson resta bloccato a Pratica di Mare», ha detto l'assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin. Le oltre 170mila dosi disponibili dovrebbero consentire di riprendere le somministrazioni a ritmi maggiori degli ultimi giorni: mercoledì sono state fatte solo 16.356 inoculazioni. Ma, appunto, dipende anche dalle mancate prenotazioni e, forse, dai rifiuti di vaccini come AstraZeneca. Ecco cos'è successo a Padova: mercoledì pomeriggio l'Ulss Euganea aveva aperto le prenotazioni per 5.300 persone comprese tra i 75 e i 79 anni, ma la corsa alla prenotazione non c'è stata, tanto che ieri mattina, con il piazzale della Fiera incredibilmente vuoto, è ripartito l'appello: Venite a vaccinarvi. A metà pomeriggio si è poi diffuso un messaggio nelle chat di molti medici arrivando a centinaia di padovani: «Avete parenti o amici con più di sessant'anni che possono fare AstraZeneca? Mandateli ora in Fiera senza prenotazione». L'Ulss ha smentito, ma intanto il tam-tam era partito, in Fiera sono arrivate diverse persone, ma chi ha provato a vaccinarsi è stato respinto.
La Regione, intanto, ha confermato che questo fine settimana si spingerà sulle vaccinazioni agli ultraottantenni, anche attraverso accessi liberi.


GLI OVER 80
«Ci mancano 50mila over 80 da vaccinare almeno con la prima dose, per quelli allettati continueremo anche la settimana prossima con i servizi speciali Usca e con i medici di base», ha detto Lanzarin. Dal portavoce dell'opposizione, Arturo Lorenzoni, è arrivata la richiesta alla Regione di «coordinare i medici di base per il vaccino a domicilio per gli ultraottantenni». Come ribadito dall'assessore alla Quinta commissione del consiglio regionale, dopo gli over 80, i fragili (circa 200mila persone in Veneto) e i disabili (130mila), il programma di vaccinazioni proseguirà solo per fasce di età: «Quindi stop a vaccinazioni per categorie o servizi essenziali, compresi i volontari della Protezione civile».


IL PORTALE
Ai consiglieri regionali l'assessore ha detto che dalla prossima settimana Azienda Zero renderà disponibile il sistema di prenotazione per persone con disabilità o con particolari fragilità: anche se il codice fiscale non sarà accettato, come avviene ora in molti casi, la prenotazione sarà comunque possibile, salvo poi esibire la documentazione attestante la disabilità o la patologia. Il sistema, in realtà, doveva essere pronto già da questa settimana: «Lo stiamo testando», ha detto il direttore di Azienda Zero, Roberto Toniolo, intervenuto ieri a Marghera.


ACCOMPAGNATORI
Tutto questo mentre regna la confusione in merito alla vaccinazioni degli accompagnatori: un giorno si dice che non è dovuta, il giorno dopo viene detto il contrario. «Non si capisce più niente», ha detto sconfortato il presidente dell'Unione ciechi di Venezia, Alessandro Trovato. L'ultimo aggiornamento di Lanzarin e Toniolo è il seguente: vaccino a un accompagnatore di un disabile; vaccino ai conviventi di trapiantati, malati oncologici in cura, soggetti con immunodeficienze; vaccino anche ai conviventi di under 16 disabili. Fatto sta che i ciechi che si sono vaccinati ieri - segnalazione di Trovato - si sono visti «ingiustamente» rifiutare il siero all'accompagnatore.

 


 

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Il Gazzettino