L'immunologa Viola sui vaccini Johnson&Johnson: «Non usarli per le categorie a rischio»

Antonella Viola
PADOVA - «Negli Stati Uniti sei casi di trombosi associati temporalmente alla vaccinazione con Johnson&Johnson, stiamo parlando di casi rarissimi. Ma visto quello che...

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PADOVA - «Negli Stati Uniti sei casi di trombosi associati temporalmente alla vaccinazione con Johnson&Johnson, stiamo parlando di casi rarissimi. Ma visto quello che già sappiamo di AstraZeneca, è giusto indagare per capire se adottare lo stesso trattamento riservato ad AstraZeneca e quindi riservare l'uso solo ad alcune categorie».

Questa l'analisi dell'immunologa dell'Università di Padova, Antonella Viola, ospite di 'The Breakfast Club' su Radio Capital. «Se siamo in grado di capire quali sono le persone a rischio, perché non limitarne l'uso?», chiede l'esperta. «Abbiamo diversi tipi di vaccini, è giusto continuare con il progetto di farmacovigilanza - sottolinea - perché ci porta a dire se ci sono delle categorie che possono andare incontro a effetti collaterali. Nessun vaccino è a rischio zero. Quando vacciniamo abbiamo anche correlazioni solo temporali con fenomeni avversi». 

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Il Gazzettino