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PORDENONE - È all'asta l'ascensore esterno dell'edificio che ospitava i Magazzini del lavoratore in piazza Duca d'Aosta e ora è sede di Hydrogea, società pubblica che gestisce l'acqua e la depurazione in città. Una vendita alquanto particolare, curiosa, che comprende anche il piccolissimo pezzo di terreno sul quale poggia l'impianto. Si tratta di un nuovo rito fallimentare dopo quello che aveva interessato i due negozi al piano terra che da tempo sono stati assegnati ad altre proprietà. Il valore della perizia è di 12mila euro, ma il prezzo base è di 5mila euro. Terreno con sovraeretto un ascensore panoramico con cabina - si legge nell'annuncio dell'asta -. Si rileva che attualmente l'ascensore dà accesso non autorizzato a proprietà private nell'edificio adiacente. Oggi si conoscerà il nome dell'acquirente che, da quanto appreso, aveva manifestato da subito interesse per la vendita e si porterà via la struttura, ma ovviamente non quel piccolo pezzo di terreno. E si saprà anche quanto è stato pagato l'ascensore panoramico che all'epoca della sua installazione aveva fatto parlare molto di sè perchè un altro uguale in città non c'era e non c'è.
LA STORIA
I Magazzini del lavoratore, Boranga e Basevi sono stati primi grandi negozi di abbigliamento in centro città.
HYDROGEA
Qualche mese dopo, nel dicembre del 2018, Hydrogea, la società che si occupa della fornitura, ha comperato per 670 mila euro il palazzo che si trova nell'angolo tra piazza duca d'Aosta e viale Marconi. Oltre 1.200 metri quadrati complessivi che hanno permesso a Hydrogea di spostare la propria sede. Ma l'iter di riqualificazione dell'edificio ha incontrato molti problemi e costretto la società ha rinviare più volte il trasloco. C'erano stati intoppi per alcune rifiniture e alcuni lavori legati agli impianti elettrici, come pure per completare tutti i collegamenti dei server necessari alla dotazione informatica degli uffici della società. E non va dimenticato che, prima del lockdown del 2020, era stato rinvenuto dell'amianto in un'area del palazzo che è stato completamente ristrutturato. Ed era stato quindi necessario procedere con l'iter per la rimozione.
L'ULTIMO PEZZO
E oggi con l'ascensore panoramico se ne andrà l'ultimo pezzo di un lungo capitolo pordenonese, quando ai Magazzini del lavoratore erano il luogo dove tante famiglie di pordenonesi andavano a vestirsi, perchè vestiti e scarpe si acquistavano in città. E perchè Alvaro Piccinin non era solo il titolare, ma anche la persona con la quale scambiare quattro chiacchiere e chiedere qualche consiglio sul capo da scegliere. Un commerciante di vecchio stampo che la clientela la conosceva quasi tutta per nome. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino