PORDENONE - È all'asta l'ascensore esterno dell'edificio che ospitava i Magazzini del lavoratore in piazza Duca d'Aosta e ora è sede di Hydrogea, società pubblica che gestisce l'acqua e la depurazione in città.
LA STORIA
I Magazzini del lavoratore, Boranga e Basevi sono stati primi grandi negozi di abbigliamento in centro città. Basevi ha chiuso da tempo immemore e ora al suo posto, in corso Vittorio, c'è la libreria Giunti. Boranga, in viale Martelli, ha lasciato spazio alla Coop e i Magazzini del lavoratore hanno invece purtroppo dovuto fare i conti con una crisi che non ha lasciato via d'uscita ai tutolari se non quella dell'autofallimento, richiesta presentata nell'aprile 2014 dagli stessi storici proprietari. I due negozi al piano terra sono stati venduti (o meglio svenduti) in tempi rapidi, mentre per il primo e secondo piano nel maggio 2015 l'offerta mimima era stata fissata in 657mila euro. All'epoca si era sparsa la voce di un possibile interessamento della catena di abbigliamento Zara - come peraltro era accaduto anche quando si era liberato l'edificio dell'ex banca d'Italia, tra via Mazzini e piazzetta Cavour dove ora c'è Ovs -, ma è rimasta solo una voce come tante altre.
HYDROGEA
Qualche mese dopo, nel dicembre del 2018, Hydrogea, la società che si occupa della fornitura, ha comperato per 670 mila euro il palazzo che si trova nell'angolo tra piazza duca d'Aosta e viale Marconi. Oltre 1.200 metri quadrati complessivi che hanno permesso a Hydrogea di spostare la propria sede. Ma l'iter di riqualificazione dell'edificio ha incontrato molti problemi e costretto la società ha rinviare più volte il trasloco. C'erano stati intoppi per alcune rifiniture e alcuni lavori legati agli impianti elettrici, come pure per completare tutti i collegamenti dei server necessari alla dotazione informatica degli uffici della società. E non va dimenticato che, prima del lockdown del 2020, era stato rinvenuto dell'amianto in un'area del palazzo che è stato completamente ristrutturato. Ed era stato quindi necessario procedere con l'iter per la rimozione.
L'ULTIMO PEZZO
E oggi con l'ascensore panoramico se ne andrà l'ultimo pezzo di un lungo capitolo pordenonese, quando ai Magazzini del lavoratore erano il luogo dove tante famiglie di pordenonesi andavano a vestirsi, perchè vestiti e scarpe si acquistavano in città. E perchè Alvaro Piccinin non era solo il titolare, ma anche la persona con la quale scambiare quattro chiacchiere e chiedere qualche consiglio sul capo da scegliere. Un commerciante di vecchio stampo che la clientela la conosceva quasi tutta per nome.