Case all'asta: il comune di Martellago mette in vendita le sue proprietà

Case all'asta: il comune di Martellago mette in vendita le sue proprietà
MARTELLAGO - Stime arrivate, ma non sono molto buone: parte la stagione delle aste. La Giunta, oltre ad aver deliberato il rimborso per le famiglie che a marzo, causa zona rossa e...

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MARTELLAGO - Stime arrivate, ma non sono molto buone: parte la stagione delle aste. La Giunta, oltre ad aver deliberato il rimborso per le famiglie che a marzo, causa zona rossa e stop delle scuole, non hanno usufruito del già pagato scuolabus, ha approvato le perizie dello studio di geometri incaricati Massimo Dogali e Luca Marchi sui beni inseriti nel piano Alienazioni comunali. Fra questi l'ex centro civico di via Selvanese, a Olmo, il cui valore è crollato di oltre un terzo rispetto alla stima, per quanto troppo generosa secondo più di qualcuno, effettuata nel 2012: da un milione e mezzo a 950mila euro. Il fatto di non essere riusciti finora a vendere il fabbricato (sono già andati deserti due tentativi) e di averlo lasciato andare negli anni è costato alla comunità oltre mezzo milione. Ma l'attuale Giunta, che all'inizio voleva restaurare l'edificio trasformandolo in un teatro, salvo poi desistere dinanzi al suo stato precario e al bisogno di risorse, intende recuperare il tempo perso e il sindaco annuncia la pubblicazione del bando d'asta tra due settimane, assicurando che non ci sarà un altro caso-Lidl.


IL SINDACO

«Abbiamo avuto richieste da catene di supermercati e avremmo incassato di più, ma abbiamo detto no» rivela Andrea Saccarola, confermando che lì sorgeranno appartamenti e 2-3 negozi. Valutati anche gli altri due beni in vendita, entrambi a Maerne: una casa in rovina in via Mulino, solo 23mila euro, e un terreno di 147 metri quadri in via San Pietro, 20mila euro. In questi giorni peraltro l'Amministrazione ha incassato qualcosina anche da un'altra asta, quella del fallito supermercato Rossig di via Castellana aggiudicato il 9 febbraio alla Novecento snc Tendaggi e Biancheria per la casa, di cui uno dei punti vendita si trova proprio accanto all'ex market. Il Comune si era insinuato nel passivo per Imu, Tasi, Icp e Tosap non pagate dal 2012 al 2017, data della dichiarazione di fallimento, per 38.632 euro: denari, questi, che difficilmente vedrà mai. Ma il ricavato dalla vendita ha almeno consentito al curatore fallimentare di saldare Imu e Tasi dal 2017 a oggi, per 18.939 euro. Ben di più, sempre in tema di tasse arretrate, potrebbe invece arrivare dall'asta di Ca' della Nave fissata per il 29 aprile che stavolta non andrà buca essendo già giunta un'offerta vincolante da una società svizzera: anche qui il Comune si è insinuato tra i creditori privilegiati della procedura di concordato a cui sono state ammesse le società del gruppo De Vecchi tra cui Arengo e Aiwa Italia, che detenevano gran parte dello storico complesso immobiliare con il campo da golf, per una cifra di complessivi 52.231 euro tra Imu e Tasi mai versate.

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Il Gazzettino