Clienti truffati, all'asta i beni di lusso del ragionier Nardin

Clienti truffati, all'asta i beni di lusso del ragionier Nardin
JESOLO -Tra i pezzi più pregiati c’è una borsa Hermes color cuoio, il cui valore ieri pomeriggio era arrivato a quota 1.850 euro a fronte delle tre offerte...

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JESOLO -Tra i pezzi più pregiati c’è una borsa Hermes color cuoio, il cui valore ieri pomeriggio era arrivato a quota 1.850 euro a fronte delle tre offerte ricevute. C’è poi un borsone Luis Vuitton, quotato 750 euro. Ma anche una borsa della stessa marca in vendita per cento euro. E poi un trolley, anche in questo caso Louis Vuitton, che presenta un prezzo base di 950 euro e per la quale ieri pomeriggio non risultava nessuna offerta.

All’asta i primi beni pignorati al ragioniere jesolano Nicola Nardin e alla moglie Luisella Bozzato. Si tratta della coppia che è diventata suo malgrado famosa ancora nel 2013, quando emerse che dal 2009 il ragioniere si tratteneva i soldi che riceveva dai propri clienti per pagare le tasse. Da quanto è emerso con le successive indagini, il ragionare tratteneva per sé le somme ricevute dai suoi clienti.
 
In questo modo l’uomo poteva permettersi di pagare cene in ristoranti stellati e viaggi attorno al mondo. E sempre grazie a questi proventi extra la moglie di Nardin poteva acquistare abiti, scarpe e borse. Naturalmente extralusso.
A rimanere coinvolti nella spirale erano stati una cinquantina di commercianti tra Jesolo e Cavallino-Treporti: ristoranti, pizzerie, gelaterie, negozi di abbigliamento e tabaccherie. Vale a dire imprenditori che si sono ritrovati con la vita completamente rovinata perché sotto la scure dell’azione del ragioniere, molte attività nel tentativo di ripagare i debiti accumulati hanno dovuto chiudere i battenti. O peggio ancora sono fallite. Per non parlare di quelle famiglie che, travolte dall’intera vicenda, si sono sfaldate, in questo caso con tutte le ripercussioni a livello personale.
Così, se già durante le indagini era scattato il pignoramento dei beni della moglie, Luisella Bozzato, in particolare per quanto riguarda i capi d’abbigliamento griffati, parte di questi articoli da martedì scorso è finito all’asta.
Per il momento si tratta di trentacinque oggetti, soprattutto borse, posti in vendita online nel portale delle aste legali fino al prossimo 25 settembre, data di scadenza della registrazione al portale per gli eventuali interessati e, di conseguenza, per la presentazione delle offerte.
Nei prossimi giorni altri lotti, come abbigliamento, oggetti preziosi e calzature, saranno posti in vendita. Le somme che verranno ricavate saranno utilizzate per il pagamento dei danni subiti dalle vittime e già liquidati.

Da ricordare infine che lo scorso gennaio la Corte d’Appello ha condannato il ragioniere a 5 anni e 11 mesi mentre per la moglie era stato trovato un accordo per un anno e mezzo. Ora manca soltanto il sigillo della Cassazione, e se la pena sarà confermata, Nardin rischia di finire in carcere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino