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ASOLO - Da oggi banchi vuoti e pc accesi per circa 20mila studenti, dalla seconda media in su, della destra Piave. Uno colpo duro per migliaia di ragazzi ma anche per chi guida gli istituti, i presidi. «È un sacrificio necessario, e noi faremo la nostra parte» sottolinea il dirigente scolastico Nicola Zavattiero del Maffioli, istituto alberghiero con sedi a Castelfranco, Montebelluna e Pieve del Grappa. Lo stop, stando a quanto previsto, non si fermerà alle prossime due settimane ma proseguirà fin dopo Pasqua. «Dipenderà da come vanno i contagi, speriamo di poter tornare al più presto in classe» l'augurio di Mariella Pesce, dirigente del Nightingale di Castelfranco. Lo stop alla didattica nell'ex distretto di Asolo, che comprende i 29 comuni che gravitano attorno a Castelfranco e Montebelluna, è scattato dopo il superamento della soglia limite di 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. L'indice è stato superato costantemente negli ultimi tre giorni, arrivando a quota 288. Una soglia che, stando alle indicazioni del Cts, riunitosi martedì, dovrebbe comportare l'ingresso dei distretti interessati in zona rossa. Un'opzione che, ovviamente, spaventa molto. Quel che è certo, nel frattempo, è che le lezioni alle superiori alle medie (dalla seconda in su), almeno per 14 giorni, ma non si esclude che il provvedimento prosegua oltre le feste di Pasqua, torneranno a distanza.
L'ORGANIZZAZIONE
Gli istituti sono pronti.
I LABORATORI
Sui laboratori le scuole si dividono. Se al Maffioli e al liceo Giorgione proseguiranno in presenza, all'agrario Domenico Sartor di Castelfranco Veneto non saranno invece attivati. «Dobbiamo essere prudenti perché nell'istituto ci sono una serie di ragazzi che hanno avuto contatti con positivi o lo sono loro. Ci dispiace soprattutto perché ora avevano incominciato a rifrequentare i compagni e a riprendere i ritmi della socialità. Speriamo di tornare quanto prima», afferma la dirigente Antonella Alban. Gli alunni con necessità particolari e disabilità potranno frequentare anche in presenza. La facoltà di scelta è dei genitori. Così, almeno, è stato deciso dal Maffioli. «I docenti sono a disposizione per qualsiasi evenienza. Le nostre sedi sono aperte e operative con tutte le dovute precauzioni. Stiamo promuovendo la vaccinazione, sto facendo un'azione di sensibilizzazione e mi sono messo in lista dando la mia disponibilità a vaccinarmi ma ho anche dato l'indicazione che siano prima gli altri ad usufruire del vaccino. Io ritengo corretto essere l'ultimo, dopo i miei docenti e il personale scolastico tutto», conclude Zavattiero.
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Il Gazzettino