​Asolo. A casa 20mila studenti: «Sacrificio necessario»

Giovedì 11 Marzo 2021 di Lucia Russo
Asolo. A casa 20mila studenti: «Sacrificio necessario»

ASOLO - Da oggi banchi vuoti e pc accesi per circa 20mila studenti, dalla seconda media in su, della destra Piave.

Uno colpo duro per migliaia di ragazzi ma anche per chi guida gli istituti, i presidi. «È un sacrificio necessario, e noi faremo la nostra parte» sottolinea il dirigente scolastico Nicola Zavattiero del Maffioli, istituto alberghiero con sedi a Castelfranco, Montebelluna e Pieve del Grappa. Lo stop, stando a quanto previsto, non si fermerà alle prossime due settimane ma proseguirà fin dopo Pasqua. «Dipenderà da come vanno i contagi, speriamo di poter tornare al più presto in classe» l'augurio di Mariella Pesce, dirigente del Nightingale di Castelfranco. Lo stop alla didattica nell'ex distretto di Asolo, che comprende i 29 comuni che gravitano attorno a Castelfranco e Montebelluna, è scattato dopo il superamento della soglia limite di 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. L'indice è stato superato costantemente negli ultimi tre giorni, arrivando a quota 288. Una soglia che, stando alle indicazioni del Cts, riunitosi martedì, dovrebbe comportare l'ingresso dei distretti interessati in zona rossa. Un'opzione che, ovviamente, spaventa molto. Quel che è certo, nel frattempo, è che le lezioni alle superiori alle medie (dalla seconda in su), almeno per 14 giorni, ma non si esclude che il provvedimento prosegua oltre le feste di Pasqua, torneranno a distanza. 


L'ORGANIZZAZIONE

Gli istituti sono pronti. Specie alle superiori. Le difficoltà maggiori saranno alle medie, anche se lo scorso anno, durante il lockdown, anche i più piccoli hanno sperimentato la didattica a distanza. «Tutti i plessi sono organizzati e attrezzati dall'inizio dell'anno», sottolinea anche il preside Mario De Bortoli, dell'Istituto comprensivo 2 di Montebelluna. «Abbiamo solo aggiustato l'orario, ma non abbiamo avuto problemi di tipo organizzativo nemmeno per i laboratori musicali al pomeriggio, che proseguiranno in presenza. È una situazione di emergenza, ma siamo pronti ad affrontarla», sottolinea Franco De Vincenzis, dirigente del liceo Giorgione di Castelfranco. Tutto pronto anche alle scuole medie. «Metteremo in campo il piano elaborato a inizio anno. Ci eravamo preparati e ai ragazzi verrà dato il massimo», spiega Santa Serena Aiello dell'istituto comprensivo 1 di Montebelluna. 


I LABORATORI

Sui laboratori le scuole si dividono. Se al Maffioli e al liceo Giorgione proseguiranno in presenza, all'agrario Domenico Sartor di Castelfranco Veneto non saranno invece attivati. «Dobbiamo essere prudenti perché nell'istituto ci sono una serie di ragazzi che hanno avuto contatti con positivi o lo sono loro. Ci dispiace soprattutto perché ora avevano incominciato a rifrequentare i compagni e a riprendere i ritmi della socialità. Speriamo di tornare quanto prima», afferma la dirigente Antonella Alban. Gli alunni con necessità particolari e disabilità potranno frequentare anche in presenza. La facoltà di scelta è dei genitori. Così, almeno, è stato deciso dal Maffioli. «I docenti sono a disposizione per qualsiasi evenienza. Le nostre sedi sono aperte e operative con tutte le dovute precauzioni. Stiamo promuovendo la vaccinazione, sto facendo un'azione di sensibilizzazione e mi sono messo in lista dando la mia disponibilità a vaccinarmi ma ho anche dato l'indicazione che siano prima gli altri ad usufruire del vaccino. Io ritengo corretto essere l'ultimo, dopo i miei docenti e il personale scolastico tutto», conclude Zavattiero. 
 

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