OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ROVIGO - «L'asilo Buonarotti aprirà, come da programma, la metà di ottobre». È l'annuncio dell'assessore all'Istruzione Roberto Tovo, dopo l'allarme lanciato, nei giorni scorsi, dalle famiglie in attesa della riapertura del nido su cui il Comune sta completando il restauro. A causa di una serie di ritardi legati al cantiere e al rallentamento del reperimento delle materie prime dovuto al Covid, il Comune aveva ipotizzato lo slittamento della riapertura di circa un mese. La notizia però dell'apertura della scuola a metà novembre ha scatenato la preoccupazione di molti genitori che nel frattempo non sanno a chi affidare i figlioletti per andare a lavorare. Pesanti le ripercussioni in termini economici per i nuclei che non possono permettersi di affrontare la spesa di una babysitter per diverse ore al giorno o comunque strutture privati con rette abbastanza salate, in quanto prive delle agevolazioni previste dal Comune.
LA SVOLTA
Ieri, però, da palazzo Nodari la notizia dell'accelerazione del cantiere al Buonarotti. «Probabilmente riusciremo ad aprire l'asilo entro la data stabilita inizialmente, ossia la prima metà di ottobre - sottolinea Tovo - entro la settimana prossima daremo comunque comunicazione alle famiglie della data certa della riapertura dell'asilo Buonarroti, non sarà insomma fatto un annuncio all'ultimo momento».
I TIMORI
I genitori, però, non nascondono la preoccupazione in merito all'incertezza sulla data della riapertura che per il momento potrebbe, a loro avviso, slittare ancora alla metà di novembre. Molte famiglie hanno annunciato l'intenzione di cambiare struttura, rivolgendosi a quelle private presenti sul territorio, in quanto anche solo il passaggio dall'asilo di Buso al Buonarroti costituirebbe uno stress per i bambini che dovrebbero, nel giro di un mese, cambiare nuovamente insegnanti e compagni. Sono rientrati all'asilo, invece, i circa 40 bambini del Bramante che ha visto slittare dal primo al 3 settembre l'apertura a causa di problematiche sindacali legate all'entrata della nuova cooperativa che ha vinto il bando per la gestione della struttura della Commenda. In questo caso, i disagi per le famiglie sono durati solo un paio di giorni, periodo in cui hanno dovuto organizzarsi in mancanza del nido venuto a mancare poche ore prima dall'annunciato avvio. L'accordo con i sindacati relativo alla continuità dei posti di lavoro del personale è stato raggiunto e il Comune è riuscito ad aprire la struttura 48 ore dopo.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino