ROVIGO - «L'asilo Buonarotti aprirà, come da programma, la metà di ottobre». È l'annuncio dell'assessore all'Istruzione Roberto Tovo, dopo l'allarme lanciato, nei giorni scorsi, dalle famiglie in attesa della riapertura del nido su cui il Comune sta completando il restauro.
LA SVOLTA
Ieri, però, da palazzo Nodari la notizia dell'accelerazione del cantiere al Buonarotti. «Probabilmente riusciremo ad aprire l'asilo entro la data stabilita inizialmente, ossia la prima metà di ottobre - sottolinea Tovo - entro la settimana prossima daremo comunque comunicazione alle famiglie della data certa della riapertura dell'asilo Buonarroti, non sarà insomma fatto un annuncio all'ultimo momento». Gli uffici dei Lavori pubblici del Comune, ieri mattina, hanno sollecitato le ditte che si stanno occupando della sistemazione dell'asilo nido di accelerare i lavori, cosa che si sarebbe resa possibile grazie all'arrivo anticipato di una serie di materiali necessari per completare i lavori all'interno dell'immobile. A cantiere concluso, serviranno poi altri 4 o 5 giorni per sistemare gli arredi e completare le igienizzazioni delle aule pronte a ospitare i circa 30 bambini che non sono riusciti ancora a iniziare il nido come i coetanei che frequentano le altre strutture comunali o gestite da privati. Per quanto riguarda il potenziamento del 20% dell'asilo nido di Buso, l'assessore all'Istruzione spiega che «grazie al via libera della Regione, abbiamo incrementato i bambini al nido di Buso, dunque chi ha necessità può rivolgersi a Buso, in attesa della riapertura del Buonarotti». A Buso potranno essere ospitati, dunque, sei bambini medio grandi dei trenta in attesa della riapertura del Buonarroti, seguendo però la graduatoria comunale.
I TIMORI
I genitori, però, non nascondono la preoccupazione in merito all'incertezza sulla data della riapertura che per il momento potrebbe, a loro avviso, slittare ancora alla metà di novembre. Molte famiglie hanno annunciato l'intenzione di cambiare struttura, rivolgendosi a quelle private presenti sul territorio, in quanto anche solo il passaggio dall'asilo di Buso al Buonarroti costituirebbe uno stress per i bambini che dovrebbero, nel giro di un mese, cambiare nuovamente insegnanti e compagni. Sono rientrati all'asilo, invece, i circa 40 bambini del Bramante che ha visto slittare dal primo al 3 settembre l'apertura a causa di problematiche sindacali legate all'entrata della nuova cooperativa che ha vinto il bando per la gestione della struttura della Commenda. In questo caso, i disagi per le famiglie sono durati solo un paio di giorni, periodo in cui hanno dovuto organizzarsi in mancanza del nido venuto a mancare poche ore prima dall'annunciato avvio. L'accordo con i sindacati relativo alla continuità dei posti di lavoro del personale è stato raggiunto e il Comune è riuscito ad aprire la struttura 48 ore dopo.