Artista con debiti: scattano i sigilli per gran parte delle sue opere

Carlo Guarienti e le sue opere
TREVISO - Gli artisti sono bohémien per definizione. Venerano la loro musa, non il vil denaro. Però sono nostalgici. E quindi cosa c'è di meglio, a 93...

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TREVISO - Gli artisti sono bohémien per definizione. Venerano la loro musa, non il vil denaro. Però sono nostalgici. E quindi cosa c'è di meglio, a 93 anni, che esporre gli ultimi capolavori nel museo icona della propria città natale? Carlo Guarienti chiama. E Treviso risponde con una mega antologica al museo Bailo che schiera sculture e quadri. Chiusa pochi giorni fa, definita anche da Sgarbi un'autentica meraviglia. Ieri mattina però arriva un distinto signore. Visitatore? Critico d'arte? Non esattamente. Un ufficiale giudiziario. Spiega compìto al personale del Bailo che l'artista ha un piccolo debito con un fornitore. E che quindi il grosso della collezione deve essere pignorato. Ma come: proprio la collezione esposta ai musei civici trevigiani? La conferma arriva dai vertici delle istituzioni comunali. Insomma, la notizia è verificata.

Pare infatti che il vulcanico pittore e scultore, sempre controcorrente, sempre critico nei confronti del potere e caustico nei riguardi dei beni materiali, abbia lasciato uno scoperto importante. E che, nell'impossibilità di veder ripianato il debito, i proprietari dell'attività che lamenta il danno si siano rivolti agli ufficiali giudiziari che, a propria volta, si sono rivalsi sulle opere. Entro un paio di giorni verranno a recuperare una grossa fetta dei 68 lavori esposti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino