MESTRE - I carabinieri del Ros hanno fermato a Mestre, su disposizione della procura di Venezia, un cittadino macedone indagato per arruolamento con finalità di terrorismo,...
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LA RETE DEI FOREIGN FIGHTERS
Le indagini dei carabinieri sul reclutamento jihadista di "foreign fighters" hanno avuto un impulso con la vicenda di Ismar Mesinovic, il bosniaco che risiedeva nel bellunese, ucciso in Siria nel gennaio 2014, ed hanno portato già a tre decreti di espulsione nei confronti di soggetti considerati pericolosi per le loro posizioni radicali. Lo scorso maggio, così, il Ros ha eseguito a Pordenone il decreto di espulsione a carico del macedone Arslan Osmanoski, nella cui abitazione era stato trovato materiale di stampo jihadista, accusato di avere un ruolo in questa filiera di reclutamento. Un altro provvedimento era destinato a un cittadino marocchino, Jaffar Anass, già residente nel bellunese e autore di commenti di Facebook inneggianti alla Jihad e agli attentatori di Charlie Hebdo, ma questi si sarebbe da tempo allontanato in Marocco. Un altro macedone, Redjep Lijmani, che viveva a San Zenone degli Ezzellini, nel trevigiano, è stato invece espulso all'inizio dell'anno perché accusato di essere inserito nello stesso giro di soggetti di origine balcanica accomunati da posizioni oltranziste di stampo wahabita.
Il Gazzettino