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VERONA - I carabinieri di Parona Valpolicella hanno arrestato un uomo di 30 anni che, all'inizio di quest'anno, era diventato l'incubo dei residenti dei quartieri a nord della città di Verona, che si sono trovati le gomme delle auto forate: oltre 100 gli episodi dal 2 al 15 gennaio. L'indagato è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per danneggiamento aggravato continuato, violenza privata aggravata e atti persecutori. I militari hanno svolto un'indagine con una mirata azione di controllo sul territorio, intensificata nell'arco delle ore notturne, fascia oraria prediletta dal foratore seriale per compiere i suoi agguati.
E sono così riusciti a fermare, attorno all'una di notte in zona Avesa, un trentenne che è stato trovato in possesso di vari arnesi senza giustificato motivo, tra cui chiodi, una tenaglia e un martello. I sospetti sono stati poi confortati anche dai filmati delle telecamere fornite dalla Polizia e dall'analisi delle celle telefoniche. È emerso, tra l'altro, che l'indagato aveva iniziato a molestare e disturbare ripetutamente una vicina di casa, posizionando in più di un'occasione viti e chiodi sulla strada davanti al cancello dell'abitazione della stessa.
Il Gazzettino