UDINE - Un amore malato e una relazione instabile che lascia i segni nell’anima e soprattutto sulla pelle, i lividi delle sberle e dei pugni dati da quelle mani che...
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Da una parte c’è lei, una donna di 43 anni esasperata dalle continue promesse del suo ex convivente che vorrebbe tornare a vivere con lei ma che, non appena sono insieme, basta un nonnulla per scatenare la sua ira violenta.
Al loro arrivo, i carabinieri vedono sul viso della donna i segni che l’uomo giustifica come conseguenza di una discussione animata. I militari cercano di capire cosa sia successo e iniziano a fare delle domande. Tutte quelle attenzioni rivolte alla donna e forse qualche parola pronunciata da lei scatenano nuovamente la furia dell’uomo, che si scaglia contro la sua "amata".
I carabinieri allora si frappongono immediatamente fra i due; fanno da scudo alla donna che, da sola, non potrebbe assolutamente difendersi. Lo bloccano a fatica, qualcuno di loro rimane anche contuso e dolorante. L’uomo violento, un italiano pregiudicato di 41 anni, viene arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Per la donna indifesa è la fine di un incubo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino