Reo confesso di 12 furti: «Ho sbagliato». Esce dal carcere, arresti a casa

Reo confesso di 12 furti: «Ho sbagliato». Esce dal carcere, arresti a casa
MOGLIANO VENETO - «Ho passato un periodo difficile per colpa degli stupefacenti. Rubavo perché avevo bisogno di comprare la droga. So di aver sbagliato». Hamza...

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MOGLIANO VENETO - «Ho passato un periodo difficile per colpa degli stupefacenti. Rubavo perché avevo bisogno di comprare la droga. So di aver sbagliato». Hamza El Kamily, 26enne moglianese di origini marocchine, è uscito ieri mattina, 8 maggio, dal carcere. Il tribunale di Treviso ha accolto la richiesta presentata dal suo legale, l'avvocato Mauro Serpico, per la revisione della misura dicustodia cautelare in carcere: ora è agli arresti domiciliari nella casa dei genitori. El Kamily, arrestato a Pasqua dai carabinieri della stazione di Mogliano dopo essere rientrato dalla Francia per far visita ai familiari, è ritenuto responsabile di 12 furti commessi a Mogliano tra l'estate del 2016 e gennaio di quest'anno. Un'escalation di cui il 26enne si è assunto ogni responsabilità, spiegando di aver messo a segno i colpi (alcuni dei quali in complicità con altri soggetti, già identificati e denunciati) per un semplice motivo: la dipendenza dalle droghe. «Il ragazzo - spiega l'avvocato Serpico - si è impegnato a rispettare la misura degli arresti, e ha espresso la volontà di percorrere un percorso di disintossicazione».


 
I RAID
El Kamily era tornato in carcere lo scorso 17 aprile, quando venne intercettato in città dai carabinieri di Mogliano. Nei suoi confronti era stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere dal Tribunale sulla scorta dell'attività d'indagine dei militari dell'Arma, che avevano messo in fila i diversi colpi di cui si era reso protagonista il 26enne, che ormai non si prendeva nemmeno più la briga di indossare il passamontagna e agiva costantemente a volto scoperto. Nell'elenco degli obiettivi presi di mira c'era ogni tipo di attività commerciale, dai negozi di scarpe agli uffici, dai tabacchini ai saloni per cani fino agli alberghi. Per ben tre volte aveva svuotato la cassa di Villa Stucky, hotel a quattro stelle di via Bosco, dove si intrufolava quando il personale era impegnato nelle colazioni.
LE MANETTE
Dopo l'ultimo colpo El Kamily si era infine allontanato dall'Italia. Era andato a vivere in Francia, nei pressi di Cannes, dove aveva avviato una piccola attività assieme alla fidanzata. Poi il ritorno a casa durante le festività di Pasqua per passare qualche giorno in famiglia e le manette. Il conto con la giustizia deve ancora saldarlo, ma il 26enne, ora che è uscito dal carcere, si dice pronto a voltare pagina una volta per tutte.

Alberto Beltrame
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Il Gazzettino