Offese sessiste all'arbitro donna, un anno di squalifica per il 14enne

Giulia Nicastro
VENEZIA - È stato squalificato per un anno dal giudice sportivo della Lega dilettanti del Veneto, il giocatore 14enne del Treporti calcio che il 22 maggio scorso si era...

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VENEZIA - È stato squalificato per un anno dal giudice sportivo della Lega dilettanti del Veneto, il giocatore 14enne del Treporti calcio che il 22 maggio scorso si era calato i pantaloncini inveendo contro Giulia Nicastro, arbitro donna, nel corso di una partita per un torneo della categoria Giovanissimi, a Mestre.


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La sentenza, depositata oggi, prevede il dimezzamento della squalifica se il ragazzo accetterà di sottoporsi a un percorso rieducativo presso l'assessorato Pari Opportunità del Comune di Cavallino-Treporti, sul litorale veneziano, dove abita. L'episodio che ha portato alla squalifica del ragazzo è accaduto mercoledì scorso durante il match tra le squadre Giovanissimi della Miranese e del Treporti. Una ventina di genitori dei giocatori di quest'ultima squadra ha cominciato a inveire verso la direttrice di gara, 22 anni, appartenente alla sezione Aia di Venezia, non solo criticandone le decisioni e accusandola di non saper arbitrare, ma offendendola pesantemente e ripetutamente. Il giudice sportivo sottolinea che nel referto dell'arbitro, al 34' del secondo tempo, mentre si stava per battere un calcio d'angolo, il ragazzino «ha iniziato a spogliarsi, pronunciando ingiurie volgari a contenuto sessista». Il giudice sportivo del torneo aveva comminato nei suoi confronti la sospensione cautelare, inviando gli atti al giudice per i provvedimenti disciplinari. La giovane arbitro donna, 22 anni, nel referto precisa che fin dal primo minuto anche una ventina di sostenitori del Treporti le hanno rivolto «insulti innominabili di contenuto palesemente sessista. Di tal che - prosegue il giudice - è dubitabile che il comportamento del giocatore , quattordicenne, sia stato influenzato dal comportamento dei tifosi. Pur tuttavia l'età non lo esime dall'assumere le proprie responsabilità, dovendo possedere, sia per la pratica sportiva che per l'età, un'adeguata capacità di discernimento», sottolinea la sentenza. La squalifica dunque vista l'età del giovane calciatore, è stata presa secondo l'articolo 16.4 del Codice di giustizia sportiva, che prevede provvedimenti finalizzati «ad affermare il rispetto dei valori sportivi, a favorire processi rieducativi e di reinserimento nell'ordinamento sportivo». Al giovane calciatore è vietato inoltre entrare in impianti in cui si svolgono partite, anche amichevoli, per tutta la durata della squalifica. Ora bisognerà vedere se il 14enne riuscirà a guadagnarsi il dimezzamento della pena. (ANSA).
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Il Gazzettino