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SAN VITO - Una coppia della provincia di Ragusa è stata rinviata a giudizio per una presunta circonvenzione di incapace. La vittima è un loro compaesano di oltre 80 anni residente a San Vito al Tagliamento e che, per i vuoti di memoria e il deterioramento psico-fisico di cui soffriva, era seguito dal 2018 da un amministratore di sostegno nominato dal giudice tutelare di Pordenone. Erano stati i Servizi sociali del Comune sanvitese, nel 2020, a rivolgersi ai carabinieri della locale stazione: l'anziano era sparito. È a Vittoria, paese d'origine in Sicilia, che l'uomo è stato rintracciato. Di circonvenzione d'incapace sono adesso chiamati a difendersi i coniugi Roberto Moscato, 59 anni, legale di Vittoria, e Giovanna Segreto, 51, entrambi difesi dall'avvocato Davide Iacono del Foro di Gela. Il gup Rodolfo Piccin ha fissato la prima udienza a ottobre.
Le accuse
Sono contestati due bonifici eseguiti dal conto postale della vittima per un totale di 157mila euro.
Il sequestro
Dal gip Monica Biasutti la Procura aveva ottenuto in fase di indagine un sequestro preventivo equivalente alla somma oggetto dell'ipotesi di circonvenzione di incapace. In udienza preliminare è stato chiesto al giudice di revocare il provvedimento, in quanto nell'ambito di una causa civile instaurata a Ragusa, dove all'uomo è stato nominato un nuovo amministratore di sostegno, è stato ottenuto un sequestro conservativo nei confronti dei due coniugi. Al momento il sequestro "pordenonese" resta in vigore.
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