Attacco con finto antrace, l'ex sindaco diserta il processo: è introvabile

L'ex sindaco Luca De Martin Topranin
COMELICO SUPERIORE - Non c'era nessuno ieri mattina in Tribunale a Belluno per l'udienza preliminare per l'episodio dell'attacco con finta antrace alla Provincia,...

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COMELICO SUPERIORE - Non c'era nessuno ieri mattina in Tribunale a Belluno per l'udienza preliminare per l'episodio dell'attacco con finta antrace alla Provincia, avvenuto il 22 novembre 2016. Non si è presentato l'imputato, l'ex sindaco di Comelico Superiore, Luca De Martin Topranin, 48enne che sembra sparito: non è stato possibile neanche effettuargli le notifiche, nelle scorse settimane. E non c'era nessuna delle 7 parti offese finite nel mirino dell'attentatore seriale con lettere contenenti finta antrace. Nemmeno la Provincia. Presente il difensore dell'ex sindaco, l'avvocato Roberta Resenterra di Feltre, il pm Simone Marcon. Il gup Enrica Marson era chiamata a decidere sull'eventuale rinvio a giudizio. In realtà a causa di un errore tecnico di procedura gli atti sono stati restituiti al pm. L'ex sindaco De Martin Topranin è accusato di interruzione di pubblico servizio e simulazione di reato e non era necessario quindi il passaggio in udienza preliminare: la Procura poteva citare direttamente a processo l'imputato. Tutto da rifare quindi. Sempre se si troverà Luca De Martin Topranin. Il pm dovrà delegare la polizia giudiziaria a effettuare le ricerche della nuova residenza o domicilio per notificargli decreto. 

I fatti avvennero tra il 4 e il 22 novembre 2016. È in quei pochi giorni che De Martin Topranin, che governò a Comelico Superiore dal 2004 al 2009, avrebbe spedito le buste anonime contenenti bustine in plastica trasparente a loro volta contenenti la polvere simile all'antrace. Era farina di grano e bicarbonato di sodio. Ma tanto è bastato per fare scattare l'accusa di simulazione di reato perché avrebbe «evocato nei destinatari l'invio di sostanza tossica o comunque nociva» simulando così le tracce del reato del tentativo di epidemia. Nell'attacco alla Provincia l'interruzione di pubblico servizio perché gli uffici restarono chiusi per il protocollo di emergenza come nei casi di antrace. Le vittime (Daniela Larese Filon, Valentino Moro Ribul, Luigi Domelin Zambelli, Sergio Necca Zandonella, Marco Mariani Zambelli, Stefano Golin Zandonella e il sindaco Staunovo) potranno costituirsi parte civile alla prossima udienza. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino