CONEGLIANO (TREVISO) - Si è spenta a 78 anni Giannina Fontana, amatissima da tutti, che per quasi mezzo secolo aveva gestito l'antica osteria Doppio Litro, in via...
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L'indimenticabile Giannina è stata indubbiamente la principale artefice del successo del Doppio Litro di via Cettolini, che sino alla fine degli anni sessanta del secolo scorso era situato nelle adiacenze, tra la strada che porta a Collalbrigo e la vecchia strada Trevigiana, subito dopo il ponte sul torrente Ferrera, dove si dava pensione agli studenti fuori sede della vicina Scuola Enologica. Giannina Fontana era l'ultima nata, in anni duri e difficili, in una famiglia numerosa che viveva sui colli di Scomigo, che fu costretta a lasciare a metà degli anni cinquanta, trasferendosi altrove, in un paese vicino; quando era ancora quasi una bambina, aveva fatto la baby sitter, e giovanissima è andata a lavorare in una gelateria a Vienna e poi come cameriera all'allora Motel Esso lungo la circonvallazione in viale Italia a Conegliano. È qui che ha conosciuto Gigi Bolzonella, che gestiva il distributore di carburanti, con cui si è sposata.
Quindi la decisione di mettersi in proprio, acquisendo il Doppio Litro. Vi si potevano bere vini sia sfusi che in bottiglia, rifocillandosi con panini anche caldi, toast e pizzette varie. E sugli scaffali, assieme alle novità, erano esposte ancora vecchie etichette di liquori che non sono più di moda, ma erano richiesti da diversi clienti perché non si trovavano più da altre parti. La Gianna era benvoluta da tutti e il suo locale era frequentato non solo da gente del quartiere, ma da molte persone di passaggio. Tra gli altri la ricorda il manager, ora in pensione, Enzo Inzaghi, già amministratore della Star Elettrodomestici, sponsor per molti anni del Calcio Conegliano, che si fermava al Doppio Litro con i propri dipendenti, quasi tutti i giorni, alla fine del lavoro in fabbrica. «Per noi era una tappa obbligata - ha detto - per la simpatia e l'umanità che la contraddistinguevano». I funerali saranno celebrati sabato alle 10 nella chiesa di San Pio X.
Giampiero Maset Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino