Bimba di 7 anni annega al lago: scappata dalla guerra in Ucraina, era in gita col Grest

La piccola si è addentrata nell'acqua da sola. Un carabiniere ha estratto il corpo

REVINE LAGO - Dramma a Revine Lago. Una bimba di 7 anni ucraina, Mariia Markovetska, è stata inghiottita dall'acqua intorno alle 15.50 di oggi, 27...

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REVINE LAGO - Dramma a Revine Lago. Una bimba di 7 anni ucraina, Mariia Markovetska, è stata inghiottita dall'acqua intorno alle 15.50 di oggi, 27 luglio. La piccola, rifugiata in Italia insieme alla madre dopo l’inizio delle ostilità in Ucraina, si trovava con altri coetanei al lago per un'uscita con il Grest che frequentava al Collegio San Giuseppe di Vittorio Veneto. La bambina si è addentrata da sola nell'acqua. Gli animatori del Grest hanno lanciato l'allarme appena si sono resi conto che la bimba non era più nel gruppo. Ad individuare il corpo, durante le ricerche, sarebbe stata una coppia che, passeggiando a piedi nudi nell'acqua bassa della riva, avrebbe urtato con il piede il corpo adagiato sul fondo.

Ad intervenire sono stati poi i vigili del fuoco che l'hanno portata a riva e consegnata alle cure dei sanitari. Sul posto il Suem 118 con l'elisoccorso che hanno provato disperatamente a rianimarla per quasi un'ora. Le condizioni della piccola sono apparse subito disperate. E ogni tentativo è stato vano, la piccola è deceduta. 

Ad estrarre dall'acqua e a dare il primo soccorso alla bimba Giacomo Chiaramonte, 42 anni, di Mira in servizio al comando di Venezia, aeroporto. Un vigile che nel suo giorno di riposo si trovava al lago con la sua famiglia. Si è tuffato in acqua e si è accorto che era la bimba che stavano cercando. L'ha portata a riva e ha iniziato il massaggio cardiaco in attesa dei soccorsi. Hanno praticato il massaggio cardiaco per una 20ina di minuti e hanno chiamato l'elisoccorso. «Abbiamo continuato fino alla fine a rianimarla ma niente, nessun segno di vita. Un rammarico incredibile perché questa bimba se presa in tempo poteva essere salvata», ha detto.

I Carabinieri di Vittorio Veneto, giunti sul posto per le verifiche del caso, sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica anche grazie all'aiuto delle persone che si trovavano lì e che le hanno prestato soccorso. Da chiarire se alla base della caduta in acqua della piccola ci sia stato un malore o una distrazione. 

Il cordoglio del vescovo Pizziolo

Il vescovo della diocesi di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, «manifesta il suo profondo dolore e la propria vicinanza ai familiari della piccola, in particolare ai suoi genitori». In una nota il vescovo «assicura la sua personale preghiera per la bambina e per la sua famiglia, e anche per quanti sono più direttamente coinvolti in questo tragico evento. Allo stesso tempo, si augura che si possa chiarire al più presto la dinamica di quanto è accaduto».

 

 

 

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Il Gazzettino