Addio all'archeologa Larese: «Venezia e il Veneto perdono una studiosa di valore»

Annamaria Larese
VENEZIA - «La scomparsa  di Annamaria Larese lascia interdetti e sinceramente addolorati: ai suoi familiari e affetti, ai suoi colleghi,  all’intera...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - «La scomparsa  di Annamaria Larese lascia interdetti e sinceramente addolorati: ai suoi familiari e affetti, ai suoi colleghi,  all’intera struttura museale archeologica veneziana e veneta, le mie più sentite condoglianze». Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto rende «omaggio ad un a figura rara di intellettuale e ricercatrice, una docente appassionata dalla grande capacità divulgativa». Annamria Larese, direttrice del museo Archeologico di Venezia, è morta il primo maggio, stroncata in pochi mesi da un male terriribile. «Ci ha insegnato - continua Ciambetti - con tutta la sua carriera e non solo  in questi suoi anni alla guida dei musei archeologici di Venezia, Caorle, Altino, Concordia e dell’area archeologica di Concordia Sagittaria, che l’archeologo non porta alla luce sassi, brandelli di muri, cocci, monili o gioielli e altri reperti, ma fa emergere dal buio del tempo sentimenti, passioni, vicende umane oltre all’anima delle cose per citare il titolo della mostra opitergina inaugurata alla fine del novembrescorso a cui collaborò anche Annamaria Larese. Nel corso della sua carriera tutta veneta, fu in grado di realizzare importanti progetti a Montebelluna, nella necropoli di Posdom,  e a Vidor finanziati dalla Regione del Veneto, ma io credo che tutto il suo impegno di ricercatrice come di docente Universitaria e quindi nella Sovraintendenza e ai vertici museali del Veneto orientale costituisca una eredità preziosa, come preziosa fu la sua vita e la sua generosità di intellettuale e grande organizzatrice culturale».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino