Anna, regina degli "influencer" padovani: «Ogni giorno 8 ore al cellulare»

Anna Penello
PADOVA Ha cominciato quando aveva 15 anni, mettendosi in posa nella sua cameretta mentre la sorella la immortalava con il cellulare. Sette anni dopo per concedere...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA Ha cominciato quando aveva 15 anni, mettendosi in posa nella sua cameretta mentre la sorella la immortalava con il cellulare. Sette anni dopo per concedere un’intervista Anna Penello deve informare la propria agenzia e poi ritagliarsi mezz’ora di tempo tra uno shooting fotografico e l’altro. Perché, come dice lei, «fare l’influencer è un vero lavoro». 

 
Anna, 22 anni, bionda rampolla della famiglia proprietaria del marchio d’abbigliamento Forpen, è la regina padovana dei social netowrk. Su Instgram la seguono 215mila persone e lei, tra una foto in costume e un’altra a passeggio per le calli di Venezia, sta catturando l’attenzione di molte grandi aziende, pronte a corteggiarla perché lei faccia da testimonial. 
Anna, gestire il profilo Instagram può rappresentare una professione? 
«Sì, direi di si. Mi definisco un’influencer e mi ritengo fortunata nell’essere riuscita a trasformare una passione in un vero lavoro. Tengo il telefono in mano almeno otto ore al giorno tra scatti da fare, immagini da pubblicare e persone a cui rispondere. Ma ne vale la pena: mi diverto molto». 
Dal punto di vista economico, si può vivere di soli social?
«Assolutamente sì, per questo ora ho in mente soltanto Instagram non penso ad altri mestieri. Non voglio fare cifre, ma sono molto soddisfatta. È un lavoro che porta via tutta la giornata, ma alla fine del mese i risultati si vedono». 
Facciamo un passo indietro. Come si è fatta conoscere la regina padovana del web?
«Le prime foto me le ha scattate mia sorella quando avevo 15 anni. Sui social hanno avuto subito tanti riscontri e i primi marchi hanno cominciato a contattarmi mandandomi prodotti da mostrare o vestiti da indossare. Prima erano piccole collaborazioni gratuite, poi hanno cominciato a pagarmi e ora sono anche appoggiata da un’agenzia. Da due anni questo è il mio vero lavoro». 
Che effetto fa influenzare i propri seguaci?
«Mi sto togliendo molte soddisfazioni, per questo ci ho creduto fin da subito e ho intenzione di andare avanti ancora a lungo. È bellissimo indossare qualcosa e vedere che alla gente piace ciò che indossi. Ora mi segue anche un’agenzia con un manager e devo dire che è molto prezioso: tiene i contatti e mi segue a 360 gradi».
La sua famiglia è proprietaria di una nota azienda di abbigliamento. È un aspetto che l’ha aiutata?
«Ho iniziato ad appassionarmi al mondo della moda grazie a loro, seguendo il papà e le zie nel lavoro. Mi hanno dato sicuramente una grande mano e devo ringraziarli. Ora sono “brand ambassador” di Forpen, ma anche di altre aziende. Vorrei fare un percorso solo mio». 
Proiettiamoci nel futuro. Se la immagina una vita senza follower?
«Nella vita bisogna sempre avere un piano B. Per questo motivo sto anche studiando al Polimoda di Firenze (una delle scuole di moda più note al mondo, ndr). Intendo crearmi un’alternativa, perché nella vita non si sa mai. Facebook sta calando, magari tra pochi anni calerà anche Instagram, chi lo sa. Di certo mi piacerebbe rimanere nel mondo della moda e magari lanciare una mia linea di abbigliamento». 
Padova è una realtà che soddisfa le sue ambizioni di carriera?

«Sono cresciuta qui, e vivo tra Padova e Firenze. Ma tutti mi dicono che spostandomi a Milano avrei molte più possibilità. Adesso va bene così, ma per il futuro c’è il progetto per spostarmi in una città più grande». L’intervista è finita, ed è subito tempo di un nuovo scatto. 
G.Pip.
© RIPRODUZIONE RISERVATA  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino