«È un po' larga di collo, ha la taglia più piccola?». La signora prende tra le mani la camicia, denim curato, cuciture a vista, bottoni luccicanti, e...
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È qui, infatti, che una cagnolina di nome Cocò, mix tra un jack russel e un pastore australiano (naturalmente ammiccante anche dalle pagine di Instagram, dove conta già quasi cinquemila followers) è diventata, alle sfilate di Pitti a Firenze, la testimonial della prima campagna pubblicitaria di una collezione di camicie in denim sartoriali di lusso per cani a pelo corto.
LA PROPOSTA
A lanciare l'abbigliamento per i quattrozampe è stato il marchio padovano, mentre l'idea della prima capsule collection di camicie per animali domestici, è venuta alla stilista italo-americana Jahda Miller, mamma veronese e papà di Los Angeles, che poi è la padrona di Cocò. «Sul mercato degli animali domestici erano nati finora marchi di abbigliamento che offrono felpe, giubbini o magliettine. Ma si tratta di prodotti abbastanza basici e cheap - sostiene Jahda Miller - I marchi del lusso pet, invece, offrono materiali confort, fit ergonomici e dal design interessante. Così ho sottoposto il mio progetto alla camiceria Scabo, che con entusiasmo ha accettato. Perché anche i nostri amici a quattro zampe possono essere trendy, proprio come la propria famiglia umana».
Un concetto non astratto, quello del cane di casa trattato come una persona di famiglia, secondo la stilista italo americana che di recente ha festeggiato il compleanno della sua Cocò in un ristorante di Camposampiero, con tanto di torta e candeline, addobbi colorati, ospiti umani e non, a seggiolone dedicato per far sedere a tavola la festeggiata.
I PREZZI
Così ecco le camicie, anche in seta, per cani: di varie taglie ma realizzate anche su misura. Costo medio 120 euro, pagati da clienti disposti a spendere «perchè amano i loro amici a quattro zampe - spiega la Miller - D'altronde non possiamo stupirci del costo delle nostre camicie, quando sul mercato vengono piazzati Monclair per cani da 400 euro. E noi utilizziamo la stessa sartoria che produce camicie per uomo, per realizzare quelle per gli animali».
E siccome la classe è classe «con un lieve sovrapprezzo, così come vengono scritte le iniziali del nome della persona che indossa la camicia di seta, noi possiamo fare il ricamo del nome sulla camicetta del cane. I clienti vanno pazzi per questo e non badano a spese. Per dire, la padrona dello stesso animale, che negli anni cresce, torna più volte in azienda per aggiornare il guardaroba».
In Italia, secondo una ricerca americana, il 67% delle persone possiede un animale domestico. I più numerosi sono i pesci con 30 milioni di esemplari, a seguire troviamo gli uccelli (13 milioni), i gatti(7,5 milioni), e i cani (7 milioni). Gli unici, finora, con sartoria dedicata.
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Il Gazzettino