PADOVA - Il pianeta Terra sta perdendo circa trentamila specie viventi all'anno, che vuol dire tre all'ora. E da Padova parte un grido d'allarme perchè...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ad aprire il percorso, ecco il Dodo, l'animale estinto fin dal 1600, simbolo della fauna in pericolo. All'esterno dell'Orto, sono collocate le opere di Bombardieri: il rinoceronte (ne restano 30 mila esemplari), la tigre siberiana (solo 2.700), l'elefante indiano, il gorilla che è il più minacciato (ne restano solo 723) e l'ippopotamo. Nell'ultima sala, si trova un piccolo animale estinto: è il Podilimbo Gigante, dichiarato estinto dal 1994. Le cause sono da ricercare anche nella caccia e nel prelievo delle sue uova. Lì vicino, si trova il lupo: una specie vulnerabile in Italia a causa del bracconaggio. Anche il leopardo e il ghepardo sono animali vulnerabili a causa della frammentazione dell'habitat e della caccia.
A chiudere la mostra, un video illustra il progetto in corso. «L'impoverimento degli ecosistemi, causato dalle attività umane si aggrava - ha spiegato Pievani - La differenza con le cinque precedenti sta nella velocità in cui si sta realizzando. Le cause che stanno portando l'estinzione di specie vegetali ed animali sono da ricercare in vari fattori, per esempio le deforestazioni, l'inquinamento, il cambiamento climatico, la caccia». Come ha spiegato la comunità scientifica, l'estinzione è oggi da cento a mille volte superiore al periodo precedente alla comparsa dell'homo sapiens. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino