Angelo muore a sei mesi dalla brutale aggressione subita in casa

Angelo muore a sei mesi dalla brutale aggressione subita in casa
TORRE DI MOSTO - E’ morto a 86 anni, a distanza di 6 mesi dalla brutale aggressione subita in casa. Era fine gennaio quando Angelo Puppi, pensionato che viveva da solo...

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TORRE DI MOSTO - E’ morto a 86 anni, a distanza di 6 mesi dalla brutale aggressione subita in casa. Era fine gennaio quando Angelo Puppi, pensionato che viveva da solo a Staffolo in un’abitazione lungo la provinciale 57 (nei pressi del bar grill “Ae vece bronse”) venne aggredito brutalmente in casa da due rapinatori che gli portarono via il portafogli. L’aggressione fu di una violenza inaudita: fu sbattuto a terra con tale brutalità da provocargli un trauma al cranio con una copiosa fuoriuscita di sangue e alcune fratture, tra cui quella del bacino.

Erano da poco passate le 19 e l’anziano pensionato stava guardando la televisione. Sente squillare il campanello, si dirige verso la porta e, senza aprire, stando dall’interno, chiede “chi è?”. Dall’altra parte uno dei due rapinatori si finge e un esattore dicendo all’anziano che doveva controllare delle carte relative a un canone d’affitto. Puppin nega di avere canoni d’affitto da pagare, ma commette l’errore di “aprire” ai due sconosciuti.
 
AGGRESSIONE
Appena aperta la porta l’anziano viene aggredito e spintonato a terra violentemente: lo sbattimento del capo gli procura una copiosa fuoriuscita di sangue; i due puntano subito alla tasca posteriore dei pantaloni da cui estraggono il portafogli e se ne vanno, senza cercare altre refurtiva. Sembra quasi sapessero che la cosa più preziosa che l’anziano aveva in casa era il portafogli che occasionalmente conteneva alcune centinaia di euro per alcuni pagamenti da effettuare.
“Da quel brutto giorno – dice il nipote Roberto - il quadro clinico è sempre peggiorato, non si è più ripreso. Diversi sono gli interventi chirurgici a cui è stato sottoposto con svariati giorni di ospedale, poi a casa dal letto alla carrozzina che hanno minato anche il suo stato psicofisico. Un quadro devastante per uno come lui che tutti i giorni prendeva l’auto per andare in centro a Torre a prendere il caffè e a parlare della Juve di cui era tifoso. Non è giusto dopo una vita di lavoro finire in questo modo a causa di delinquenti”. Angelo Puppin viene da vecchia e conosciuta famiglia di agricoltori di Staffolo, il più giovane di sette fratelli e sorelle, tutti deceduti.
Ha lavorato in edilizia fino alla pensione aiutando nei campi durante il tempo libero. Tutto ciò nella casa dove negli ultimi anni viveva da solo assistito dai nipoti fino alla fine, specialmente dopo essere stato vittima della brutale aggressione.

I funerali si svolgeranno questa mattina, alle ore 10, nella chiesa parrocchiale di Torre di Mosto.
Maurizio Marcon Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino