MARTELLAGO - Dopo quella di Riccardo Trevisan e di Alessio Molinari, un'altra morte giovane scuote profondamente Martellago: nel primo pomeriggio di sabato 8 dicembre è...
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IL LOCALEGrazie anche all'affabilità dei due titolari, il locale è presto diventato un punto di riferimento soprattutto per tantissimi giovani, ma non soltanto. La coppia ha gestito il bar Al di Vino per oltre 12 anni, fino alla sua chiusura, avvenuta tre anni fa. Ma Priviero, che nel frattempo si era trasferito e stabilito con la compagna a Martellago, in capoluogo, dove risiedeva, era una persona molto dinamica. Non è rimasto con le mani in mano, ha cambiato completamente settore e ha subito trovato una nuova occupazione in un'impresa di giardinaggio, attività che peraltro gli piaceva molto e che ha svolto fino all'ultimo. A luglio, però, purtroppo, la scoperta del male contro cui ha lottato con dignità e coraggio, ma che non ha avuto pietà non lasciandogli scampo.
LA PESCAOltre al suo lavoro, Andrea amava gli sport, specie la pesca, che praticava anche a livello amatoriale. «Era appassionato soprattutto di gioia, allegria e di tanta voglia di vivere: era attaccato alla vita» lo ricorda commossa Genny Boldrin. Andrea Priviero, oltre alla compagna, lascia la mamma Tina, la sorella Michela, l'amato nipote Mattia e un grande vuoto tra i suoi tantissimi amici e conoscenti che, anche sui social, hanno inviato ai suoi cari innumerevoli messaggi di cordoglio. I funerali di Andrea saranno celebrati mercoledì, alle 14.30, nella chiesa di Santo Stefano a Martellago. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino