Andrea Chénier, la grande storia d'amore in scena al teatro Verdi

Andrea Chénier, la grande storia d'amore in scena al teatro Verdi
TRIESTE - «Questo titolo viene definito generalmente come una grande storia d’amore. Nella mia visione la ricerca della libertà e della conoscenza unita...

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TRIESTE - «Questo titolo viene definito generalmente come una grande storia d’amore. Nella mia visione la ricerca della libertà e della conoscenza unita alla forza della parola daranno come risultato amori e amicizie senza fine». Lo anticipa la regista di Andrea Chénier, Sarah Schinasi, in scena da stasera (venerdì 17 maggio) al Teatro Lirico Giuseppe Verdi. Il dramma storico di Umberto Giordano è rappresentato nel nuovo allestimento in coproduzione internazionale con il Teatro Opera SNG di Maribor (Slovenia), con l’Orchestra, il Coro e i Tecnici della Fondazione, Direttore e Concertatore il Maestro Fabrizio Maria Carminati, Maestro del Coro Francesco Tosi.

«I personaggi rappresentati a Trieste, creati scenicamente a Maribor – continua Schinasi – nascono da una mia drammaturgia risultato di studi storici a partire dal Méry ottocentesco, dalle ricerche fatte al Fondo Illica di Piacenza per il carteggio Illica Giordano e alla vicenda vera, poiché tutti i personaggi dell’opera menzionati sono realmente vissuti. Diffondere le idee umanistiche e far conoscere il pensiero di Andrea Chénier è un dovere, dargli vita come personaggio un onore per me e i miei preziosi collaboratori».

Accogliere l’invito alla direzione dell’opera Andrea Chénier - sottolinea il Maestro Concertatore e Direttore, Fabrizio Maria Carminati - è motivo di grande entusiasmo perché questo capolavoro incarna lo spirito dei più alti ideali dell’Umanità, posti in musica dalla grande esperienza musical teatrale di Umberto Giordano. Ho sempre correlato la raffinatezza musicale di Andrea Chénier all’emozionante visione dei quadri di Bruegel dove la visione dei minimi dettagli è al centro dell’attenzione con un’ininterrotta continuità. L’elenco dei molteplici personaggi della trama dell’opera messa in libretto da Luigi Illica evidenzia un preciso spaccato della società del tempo in cui è ambientata. La Rivoluzione Francese, madre dei più eclatanti sconvolgimenti storici Europei, è delineata dai due fratelli d’arte, Giordano e Illica, con una giustezza e perfezione molto rare».


A interpretare i personaggi di questo dramma storico in quattro quadri su libretto di Luigi Illica, Kristian Benedikt e Samuele Simoncini (Andrea Chénier), Svetla Vassileva e Rachele Stanisci (Maddalena di Coigny), Devid Cecconi e Domenico Balzani (Carlo Gérard), Isabel De Paoli (Madelon), Anna Evtekhova (La Contessa di Coigny), Albane Carrère (La mulatta Bersi), Francesco Musinu (Roucher), Saverio Pugliese (Un Incredibile/L’abate poeta), Gianni Giuga (Pietro Fléville/Il sanculotto Mathieu), Giuliano Pelizon (Schmidt /ll Maestro di casa), Giovanni Palumbo (Fouquier Tinville), Francesco Paccorini (Dumas). Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino