Amianto nei garage del Comando dei pompieri: «Nessuno sapeva»

I garage del Comando dei vigili del fuoco di Padova
PADOVA - Amianto nel Comando dei vigili del fuoco di Padova. Un ordine del giorno interno al Comando rivela che i box riservati al parcheggio di vetture dell’amministrazione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA - Amianto nel Comando dei vigili del fuoco di Padova. Un ordine del giorno interno al Comando rivela che i box riservati al parcheggio di vetture dell’amministrazione sono manufatti in cemento amianto. Questi garage non sono stati mai valutati pericolosi affidandosi ad un’analisi su un singolo campione avvenuta oltre 20 anni fa.


C’è preoccupazione e sgomento tra il personale operativo che nel corso degli anni, oltre ad aver parcheggiato vetture dell’amministrazione all'interno di questi box, li ha smontati e rimontati, maneggiandoli diverse volte senza protezioni alle vie respiratorie e idonei dispositivi di protezione individuale, ignaro al pericolo a cui andava incontro. Ora l'Usb (Unione Sindacale di Base) ha messo al corrente tutti gli organi preposti al fine di tutelare la salute dei lavoratori che, negli anni, hanno operato nella sede centrale del comando di Padova, interessando il dipartimento dei Vigili del Fuoco, le varie direzioni centrali competenti, l’arpav, lo spisal e il sindaco di Padova.

“Come USB chiediamo che venga fatta luce su eventuali profili di rilevanza penale e, nel caso, individuare i responsabili e procedere nei loro confronti - si legge in un comunicato -. Abbiamo depositato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova richiedendo di attivare ogni atto opportuno affinché cessi l’illecita situazione e i pericoli per la salute dei lavoratori. Di contro il dirigente di Padova (datore di lavoro ai sensi del D.Lgs 81/2008) ci ha assicurato di essersi attivato con una ditta di smaltimento ed aver interessato il medico competente”.

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino