Una sala d'attesa al piano terra, poi diversi ambulatori con tanto di lettini e ricette. Peccato però, che quello studio improvvisato a Mogliano, di medici non ce ne...
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L'inchiesta dei militari noalesi, coordinata dalla procura di Treviso, ha accertato che quello di via Martiri di Belfiore 38/a era un vero e proprio ambulatorio medico abusivo. La donna, che è una naturopata e pratica la medicina olistica, evidentemente aveva cercato di allargare il suo raggio d'azione: insieme a qualche boccetta di acqua d'argento, quindi, venivano prescritti farmaci veri e propri. Una trentina i casi di pazienti visitati dalla coppia. Su carta intestata del chirurgo ferrarese (e timbro, probabilmente falsificato) firmavano le ricette. La perquisizione dei militari ha scoperto anche una sala d'attesa per i pazienti, una trentina di cartelle cliniche con i dati delle persone assistite, e i formulari in bianco destinati, probabilmente, a nuove ricette abusive.
I clienti-pazienti della coppia ricoprivano le più svariate fasce d'età e lamentavano diverse patologie. Tra loro, anche alcuni malati di tumore che, nel frattempo, sono deceduti. Tra le prescrizioni più frequenti dei due coniugi c'erano rimedi farmacologici e naturali, esami diagnostici, apparecchiature per la somministrazione di onde elettromagnetiche e prodotti energizzanti che venivano date in comodato d'uso su denaro contante (senza fattura). Il 71enne era già finito nei guai in passato per episodi simili: l'uomo infatti ha due procedimenti per esercizio arbitrario della professione sanitaria denunciati alla procura di Pordenone nel 2012 e nel 2015.
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Il Gazzettino