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ROVIGO - Da una parte chi si appresta al terzo giro. Dall’altra chi deve ancora fare il primo passo e riceverà un “aiutino” sul posto di lavoro. Da oggi, secondo quanto previsto dalla circolare ministeriale di lunedì e dalle conseguenti disposizioni regionali, tutti gli ultraottantenni che abbiano completato il ciclo vaccinale da almeno sei mesi, potranno prenotare la somministrazione della terza dose o direttamente sul portale regionale o recandosi in farmacia, mentre da ieri è partito il terzo giro di inoculazioni nelle Rsa a ospiti e operatori. I primi a essere stati interessati dalla “dose booster” sono stati gli immunodepressi gravi, 1.300 circa quelli che sono stati chiamati, 455 dei quali arriveranno a riceverla entro domani. Tuttavia, seppure in Polesine la percentuale dei vaccinati sui vaccinabili, quindi escludendo i ragazzini al di sotto dei 12 anni, è arrivata alla considerevole quota di 84,6% e sulla base delle prenotazioni si sa che andrà a 85,3%, c’è ancora una fetta, seppur sempre più ridotta, di persone che ancora non hanno ricevuto dosi.
VACCINI IN AZIENDA
Per tentare di raggiungere i “renitenti” prenderà il via, la prossima settimana, anche la somministrazione di vaccini in azienda. La prima realtà coinvolta è il polo logistico di Amazon di Castelguglielmo, che il 21 settembre ha festeggiato il proprio primo anno di attività, nonché il traguardo dei mille assunti a tempo indeterminato, superiore ai 900 previsti nel primo triennio.
CONTAGI
Tutto questo mentre, dal punto di vista epidemico, ieri è stata una giornata confortante con appena due nuovi contagi accertati, entrambi in persone già in quarantena preventiva. E grazie alle nove nuove guarigioni, il totale dei polesani attualmente positivi scende in doppia cifra, a 99, un livello che non si vedeva dallo scorso 26 luglio. Sono 442 le persone in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva, mentre restano stabili a 13 i ricoverati, con sempre un unico paziente in Terapia intensiva.
A proposito di ospedali, ieri per quanti si sono trovati a entrare in quello di Rovigo, il passaggio è stato più complesso del solito. Qualche coda e più di un malumore. L’Ulss, da parte sua, ha diramato una nota per chiarire la causa del disguido e porgere le scuse «a tutti i cittadini che hanno subito rallentamenti nell’accesso all’ospedale di Rovigo: una improvvisa e non prevedibile defezione nella turnistica del personale esterno addetto alla gestione dei varchi per pazienti e visitatori, ha reso più lenta l’entrata. La direzione si è prontamente attivata per evitare il ripetersi di tale spiacevole situazione e si scusa con coloro che hanno subito il disservizio». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino