Unesco, Zaia punta in alto: «Dopo il Prosecco, tocca all'Amarone della Valpolicella»

Unesco, Zaia punta in alto: «Dopo il Prosecco, tocca all'Amarone della Valpolicella»
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VERONA - «L'Unesco dice che il patrimonio deve essere unico ed autentico e il sistema di appassimento dell'Amarone è unico al mondo». Così il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha rilanciato la candidatura come patrimonio mondiale Unesco del sistema di appassimento delle uve per l'Amarone e il Recioto della Valpolicella.


«C'è un elemento - ha spiegato - che promuove e rende celebre Verona tutto il mondo: è l'Amarone, assieme a Giulietta e Romeo e alla lirica in Arena. Nella lista della protezione dei beni immateriali. Voglio giocare un'altra partita dopo il Prosecco e arrivare all'Amarone. Intanto l'anno prossimo toccherà alla Cappella degli Scrovegni di Padova».

Zaia ha sottolineato inoltre che «bisogna innanzitutto riconoscere il lavoro straordinario dei nostri vignaioli, gente che non c'è più, perché ha cominciato tanti anni fa, ma si è spaccata la schiena lavorando la propria terra. È un' agricoltura eroica». «Con il Prosecco - ha ricordato Zaia - ci abbiano messo 10 anni e alla fine siamo passati con l' approvazione di tutti e con il bacio in fronte, però ci hanno massacrato. Ma abbiamo capito 2-3 cose da non fare». «L'Amarone è uno dei 5 vini più apprezzati e conosciuti al mondo ed è - ha concluso - un grande biglietto da visita non solo per Verona, ma per tutto il Veneto e per l'Italia».
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Il Gazzettino