Alzabandiera e inno d’Italia in tutte le scuole di Treviso, la proposta di Sernagiotto, assessore di Fratelli d'Italia

Alzabandiera e inno d’Italia in tutte le scuole di Treviso, la proposta di Sernagiotto di Fratelli d'Italia
TREVISO - Alzabandiera e inno d’Italia in tutte le scuole di Treviso. O quasi. L’assessore all’istruzione Gloria Sernagiotto, in quota Fratelli d’Italia,...

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TREVISO - Alzabandiera e inno d’Italia in tutte le scuole di Treviso. O quasi. L’assessore all’istruzione Gloria Sernagiotto, in quota Fratelli d’Italia, ha inviato una circolare a tutti e 5 gli istituti comprensivi della città invitandoli a salutare così l’inizio del nuovo anno scolastico. E al momento solo dall’Ic Serena, quello delle elementari De Amicis, non sono arrivate risposte. Per il resto negli ultimi giorni, così come succederà anche la prossima settimana, nei vari istituti cittadini è andato in scena l’alzabandiera con gli Alpini, accompagnati da un rappresentante dell’amministrazione. Alle Coletti e alle Fanna c’era la stessa Sernagiotto. Alle Stefanini il presidente del consiglio comunale Antonio Dotto. E così via. «L’idea è partita da una ricognizione sulle bandiere delle scuole – spiega l’assessore – volevo che fossero tutte a posto». Quelle rovinate sono state sostituite anche grazie ai tricolori donati al Comune dal Rotary Club Treviso Nord. È qui che è arrivata l’idea di allargare le cerimonie dell’alzabandiera. «Ho chiesto alle scuole se erano disponibili a estendere l’iniziativa, senza alcuna imposizione, perché si tratta di un bel momento di condivisione», sottolinea Sernagiotto. E la maggior parte ha detto di sì. Anche se qualcuno pone l’accento su una questione di priorità.


SCINTILLE
«Direi che è stata una cosa fondamentale – spiega Franco Rosi, consigliere di Treviso Civica, senza rinunciare al sarcasmo – forse però sarà necessario organizzare due turni per l’alzabandiera, in modo che possano partecipare sia i ragazzi che prendono l’autobus sia quelli che arrivano dopo perché purtroppo in questo periodo non è scontato riuscire a salire a bordo». Ma Sernagiotto tira dritto: «La bandiera e l’inno dovrebbero essere patrimonio di tutti gli italiani – dice – invito chi fa polemica a venire a vedere i bambini, provenienti anche da diversi paesi, mentre cantano l’inno con la mano sul cuore. Sono loro i primi a insegnarci l’integrazione».


LA POLEMICA


A proposito di scuole, l’elementare Vittorino da Feltre di Monigo diventa un’osservata speciale. Nell’ultimo consiglio comunale non sono mancate le polemiche sul cantiere per ricavare spazi per l’asilo e costruire una nuova mensa iniziato parallelamente alla ripresa delle lezioni. Alcune famiglie non hanno gradito. Dal Comune assicurano che i lavori verranno portati avanti concentrando gli interventi più rumorosi di pomeriggio e con accorgimenti per abbattere le polveri. In caso di necessità, poi, resta sempre in piedi l’ipotesi di un trasloco dei bambini alle elementari Toniolo di Santa Bona. In ogni caso il sindaco Mario Conte ha chiesto a Sandro Zampese, assessore ai lavori pubblici, di monitorare la situazione anche con sopralluoghi aggiuntivi. «Cerchiamo di fare un sopralluogo in più a settimana. – tira le fila Conte – ogni cantiere porta con sé dei disagi. Ma attraverso il dialogo si possano trovare dei punti di equilibrio guardando in primis alla tutela dei bambini». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino