Frequenta una scuola a Treviso, trasporto negato all'alunna disabile

Frequenta una scuola a Treviso, trasporto negato all'alunna disabile
QUARTO D'ALTINO - La studentessa, come qualsiasi altro ragazzo può fare, aveva liberamente scelto la scuola che voleva frequentare. Ma il suo istituto era in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
QUARTO D'ALTINO - La studentessa, come qualsiasi altro ragazzo può fare, aveva liberamente scelto la scuola che voleva frequentare. Ma il suo istituto era in provincia di Treviso e per lei, residente a Quarto d'Altino, era iniziata la battaglia. L'allora Provincia di Venezia, infatti, le aveva negato il contributo per il servizio di trasporto scolastico riservato ai disabili, giustificandolo con il fatto che né lo Stato né la Regione abbiano mai specificato quali servizi rientrino nel «supporto organizzativo del servizio di istruzione degli alunni portatori di handicap o in situazioni di svantaggio» che la legge regionale riserva alle province.

Una spiegazione contestata anche dal Comune di Quarto d'Altino, che prima è intervenuto sostenendo economicamente parte delle spese di trasporto della famiglia e in seguito chiedendo alla Provincia il rimborso della cifra e la modifica del regolamento. A chiudere la questione rimborso è stato l'intervento del Tar, che si è espresso dando ragione al Comune. Recentemente la Città Metropolitana di Venezia ha quindi provveduto a liquidare il Comune a titolo di rimborso per il servizio di trasporto scolastico a favore di studenti diversamente abili.
Un cifra, relativa al periodo 2011-2016, di quasi 16 mila euro che copre i costi di 5 anni di trasporto scolastico, sostenuti in parte dalla famiglia e in parte dal Comune. Soddisfatte, la sindaca Silvia Conte e la vicesindaca Raffaela Giomo, assessore alle Politiche sociali, ribadiscono però che il rimborso delle spese non è sufficiente: «Auspichiamo che la Città Metropolitana riveda un regolamento, approvato dalla Provincia di Venezia, non rispettoso della normativa vigente».
E invitano l'Anci ad aprire un tavolo di confronto che coinvolga tutti i soggetti interessati, istituzionali e non.

«Chiediamo alla Regione che intervenga per fare chiarezza - concludono - in un quadro normativo confuso e limitato che ha creato dubbi in merito a competenze e ruoli in materia di servizi rivolti a studenti disabili». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino