Dietro la retromarcia sull'abolizione del toponimo Alto Adige, spunta l'avanti tutta sulla parificazione del tedesco all'italiano per l'iscrizione agli albi...
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LE SPECIFICITÀFra le varie disposizioni, la normativa varata venerdì scorso prevede infatti che, in considerazione delle «specificità territoriali» dell'area, un professionista possa iscriversi all'albo anche se conosce solo una delle due lingue ufficiali. Se però si tratta del tedesco, come sarebbe nel caso dei giovani dottori austriaci da assumere per evitare la chiusura degli ospedali nelle valli, l'Ordine «limita gli effetti dell'iscrizione all'esercizio della professione nel territorio della Provincia autonoma di Bolzano». Messo così, l'articolo è stato approvato con 29 voti favorevoli e 1 astenuto, numeri che ringalluzziscono gli indipendentisti. «L'Alto Adige ha rilanciato Tammerle è una invenzione di Ettore Tolomei, personaggio del fascismo, che ha cancellato tutti i nomi geografici nel Sud Tirolo e anche i nomi tedeschi, dopo l'annessione della nostra provincia. Noi portiamo avanti i diritti dei sudtirolesi di madrelingua ladina e tedesca».
LO SCIVOLONEMa quella della Süd-Tiroler Freiheit è una missione che sullo scivolone del toponimo ha causato un certo imbarazzo agli alleati della Südtiroler Volkspartei, come ammesso dalla senatrice Julia Unterberger: «La Svp non si è resa conto e ha aderito a questo emendamento, ma nella Costituzione è scritto Trentino-Alto Adige/Südtirol e così deve rimanere». Se così non fosse, il ministro Francesco Boccia ha ribadito che ricorrerà alla Consulta: «Lo dice la Costituzione stessa: le versioni, testo italiano e testo tedesco, devo essere identiche. Se si toglie Alto Adige e non si toglie Südtirol, la legge va impugnata. Sono stato chiaro e lo farò un minuto dopo averla ricevuta». Parole che gli hanno procurato l'apprezzamento del sindaco dem Renzo Caramaschi («È una manovra per inseguire la destra tedesca locale») e la riconoscenza della deputata azzurra Michaela Biancofiore («Ringrazio di cuore, prima da altoatesina poi da politico, il ministro Boccia»).
IL DIBATTITOIntanto il dibattito ha coinvolto anche i vip e gli sportivi. Lapidario l'alpinista Reinhold Messner: «Io sono sudtirolese e non sono un altoatesino, molto semplice. Il nostro paese si chiama Sudtirolo e non Alto Adige, questo è stata un'invenzione di De Gasperi di tanti anni fa». Opposta la valutazione dell'ex sciatore Gustav Thoeni: «A me non crea alcun problema la denominazione Alto Adige, sarei favorevole a mantenerla. Io mi sento altoatesino, ho gareggiato e vinto con l'Italia e mi sono trovato sempre molto bene». L'ex ciclista Francesco Moser allarga le braccia: «Io sono trentino e se scrivessero provincia di Trento, invece che Trentino, non mi cambierebbe niente. Loro da sempre vogliono il nome tedesco di Sud Tirolo, continueranno a provarci sempre e per come li conosco tra un po' chiederanno anche qualcosa d'altro».
Angela Pederiva Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino