Altivole. Il sindaco torna dalla vacanza e si ritrova la casa svaligiata

Altivole. Il sindaco torna dalla vacanza e si ritrova la casa svaligiata
ALTIVOLE - Svaligiata la casa del sindaco. Una bruttissima sorpresa quella che una banda di ladri ha riservato al primo cittadino di Altivole Chiara Busnardo. Al rientro dal week...

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ALTIVOLE - Svaligiata la casa del sindaco. Una bruttissima sorpresa quella che una banda di ladri ha riservato al primo cittadino di Altivole Chiara Busnardo. Al rientro dal week end, nella tarda serata, ha scoperto che ignoti avevano svaligiato l'abitazione in cui vive con il compagno ed il figlio, ad Asolo in via Munegatti. I ladri, approfittando dell'assenza del sindaco, sono entrati in casa forzando un balcone e una finestra. Hanno poi messo sottosopra buona parte delle stanze, aprendo cassetti e armadi. I topi d'appartamento hanno trafugato due orologi Rolex del valore di svariate migliaia di euro e denaro. Il sindaco, scoperto il furto, non ha potuto far altro che lanciare l'allarme ai carabinieri. I militari del Radiomobile di Castelfranco sono arrivati velocemente per effettuare un primo sopralluogo e svolgere gli accertamenti. Sul furto è stata aperta un'indagine.

 
SOTTO CHOC
«È stata la prima volta, finora non mi era mai capitato ed è stato un pò choccante -racconta il sindaco Busnardo-. Questa è una zona tranquilla. Siamo tornati da un fine settimana fuori porta: volevamo entrare in casa con l'auto ma il cancello elettrico non si è aperto. C'era un fil di ferro che chiudeva la cancellata, un ferro tolto dalla rete di perimetro dalla casa per facilitare l'ingresso. I ladri sono entrati dalla recinzione a sud, confinante con campo di mais: hanno agito sicuri di non essere visti. Il mio compagno è sceso, è entrato mentre io ho atteso in auto con mio figlio. La casa era completamente a soqquadro, tutto era stato tirato fuori, erano stati spostati mobili, tirato fuori tutto dai cassetti. Curiosamente non hanno portato via il pc e le chiavi dell'auto che erano in bella vista. Hanno perfino spostato dei mobili e rovistato tra la spazzatura, controllando le immondizie sul pavimento. Quando i carabinieri sono arrivati hanno controllato la casa: per entrare avevano forzato un balcone. Hanno tentato due balconi ma il primo ha resistito». 

L'INDAGINE

«Ringrazio i carabinieri che sono stati prontissimi. E non sapevano che a chiamare fosse un sindaco. Hanno poi raccolto i nostri sfoghi, dovuti alla paura. La stessa cosa al comando di Asolo dove sono stati molto gentili: ci hanno detto che la zona è stata già colpita. La nostra è una casa in campagna, quasi tutti qui hanno un allarme e probabilmente abbiamo sottovalutato il rischio. Del resto anche grazie al mais hanno potuto agire più nascosti. È probabile - conclude Busnardo - che i ladri abbiano agito sabato sera: i vicini hanno visto un'auto grossa di fronte a casa e alcune persone suonare più volte al nostro campanello».
Nicola Cendron Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino