Inchiesta Mose, avviso di garanzia all'ex ministro Altero Matteoli

Altero Matteoli durante la visita all'azienda costruttrice degli elementi meccanici del Mose
VENEZIA - L’ex ministro Altero Matteoli ha ricevuto un avviso di garanzia il 28 maggio dalla procura di Venezia nell'ambito dell'inchiesta Mantovani e del Consorzio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - L’ex ministro Altero Matteoli ha ricevuto un avviso di garanzia il 28 maggio dalla procura di Venezia nell'ambito dell'inchiesta Mantovani e del Consorzio Venezia Nuova: i fatti contestati risalgono al periodo in cui il senatore 74enne di Forza Italia era ministro all'Ambiente e alle Infrastrutture del governo Berlusconi. Il suo nome emergerebbe dalle deposizioni di altri indagati.




Il fascicolo stralciato con gli atti relativi a Matteoli è stato trasmesso al tribunale dei ministri. La comunicazione della trasmissione degli atti è stata fatta - secondo fonti accreditate - allo stesso Baita ed a un altro indagato, Nicolo Buson.



LA DIFESA L'ex ministro Altero Matteoli ha chiesto, attraverso i suoi legali, di essere sentito dalla procura di Venezia. «Nei giorni scorsi - ha dichiarato Matteoli all'Ansa - ho ricevuto notizia di un procedimento che mi vedrebbe coinvolto. Non avendo nulla da nascondere e non avendo mai percepito alcunché, ho richiesto tramite i miei legali di essere sentito da magistrati di Venezia, davanti ai quali mi presenterò nei prossimi giorni per chiarire la mia posizione e per fornire ogni chiarimento che mi verrà richiesto».



Dalla Procura massimo riserbo. Silenzio dalla Procura di Venezia sullo stralcio d'inchiesta con atti riguardanti l'ex ministro Altero Matteoli emerso nel corso dell'inchiesta relativa alla presunta distrazione di fondi legata all'ex presidente Piergiorgio Baita quando era al vertice della Mantovani. Il passaggio degli atti è avvenuto sulla base della legge del 1989. Dagli uffici dei Pm Stefano Ancillotto, Stefano Buccini e Paola Tonini (Dda), così, il fascicolo contenente gli elementi che chiamano in causa l'ex ministro sono stati trasferiti al tribunale dei ministri che si sostituisce all'indagine dei colleghi, per poi decidere in materia.



Nel frattempo - secondo fonti accreditate - l'inchiesta principale va avanti su più fronti legati ai fondi che Baita, con l'aiuto del suo ex braccio destro amministrativo Nicolò Buson, avrebbe fatto portare dall'imprenditrice Claudia Minutillo a San Marino dal broker Williamo Colombelli. Nella città del monte Titano, secondo l'accusa, il denaro veniva ripulito e portato in banche straniere che sfuggono al controllo degli investigatori italiani. Proprio su come sia stato utilizzato questo denaro, dei propri fondi neri, la Guardia di finanza sta lavorando da circa 15 mesi. Prima per rintracciare le somme ma soprattutto per raggiungere i destinatari finali che apparterrebbero - secondo quanto si è appreso - anche al mondo della politica a svariati livelli.




Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino